venerdì 14 dicembre 2012

Potenziare lo shampoo

Ciao a tutte! Una mia amica lavora come vigile urbano e quindi è costretta a stare molte ore nel traffico, con la spiacevole conseguenza che i suoi capelli si sporcano molto in fretta. Mi ha chiesto se esiste un modo per far si che il suo shampoo possa avere un effetto più lavante, più potente. Il sistema in effetti c'è e lo condivido con tutte voi, magari può servirvi.
Il segreto - semplicissimo - è il bicarbonato di sodio. Si, avete capito bene, quella polverina che sciolta in acqua fa le bollicine, sbianca il bucato, vi fa digerire e aiuta a pulire il calcare e le impurità. Vi siete mai chieste perchè? Il bicarbonato alza il ph dell'acqua, quindi la rende basica e di conseguenza scioglie lo sporco e il calcare (carbonato di calcio), entrambi tendenzialmente acidi. Ovviamente, è per questo che è l'antiacido per eccellenza per chi ha problemi di digestione.
Lo sporco che si deposita sui nostri capelli, sia che venga dall'aria inquinata, sia che venga prodotto dalle ghiandole sebacee della cute, non è diverso da altri tipi di sporco; è acido uguale. Uno shampoo delicato, quindi quasi certamente acido, pulirà con dolcezza, è il mestiere suo, ma può non essere sufficiente. Quindi, così come si fa per la casa o gli oggetti, ogni tanto si può aggiungere un cucchiaino piccolo di bicarbonato alla normale dose di shampoo (diluito sempre, mi raccomando) e poi lavare normalemnte. Verrà molta più schiuma e i capelli potrebbero risultare più lisci e vaporosi, oltre che molto più puliti. La mia amica, per esempio, èriuscita a portare la frequenza dello shampoo da ogni due e ogni quattro giorni, che non è affatto male. Lei è un caso limite di sporco, suo malgrado, ma chiunque di noi può trovarsi nella condizione di dover fare un bello shampoo energico che lavi davvero; ecco, questo è un buon rimedio casalingo a costo quasi zero. Solo, non ne abusate; alla fine del lavaggio, se i capelli sono fragili o tinti, è facile che le squame risultino alzate proprio a causa dell'ambiente basico e quindi i capelli saranno mooooolto più fragili. Vi consiglio caldamente di fare l'ultimo risciacquo (abbondante) con aceto di mele o un po' di acqua e limone, magari usando dello yoghurt come balsamo; insomma, qualcosa di acido che abbassi il ph di capelli e cute. Ricordate sempre, i capelli amano l'acido, non il basico!
Provate, ne rimarrete sorprese, anche perchè i capelli puliti a fondo sono molto più vaporosi, ma non svolazzanti, e morbidi come seta. Poi fatemi sapere come è andata.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

giovedì 29 novembre 2012

Pelle e inverno

Ciao a tutte! Pare che l'inverno stia per arrivare e con esso tutti i piccoli/grandi problemi legati al freddo e alle nostre - a volte sbagliate - abitudini di vita. Ma non bisogna disperare: con qualche piccolo trucco e un po' di accortezza anche questa brutta stagione passerà senza danni.
Innanzitutto occorre ricordare (ma ormai sarete super esperte) che la nostra pelle è protetta da uno strato di grasso che va preservato per quanto possibile e che non deve essere alterato nel suo ciclo di produzione, pena pelle secca o, al contrario, piena di acne anche se non siamo più ragazzine. L'inquinamento, le polveri sottili e gli ambienti poco aerati, però, possono interagire con questa protezione naturale e iniziare a degradarla; se il fenomeno è cvostante, la pelle inizia a perdere acqua negli strati più superficiali, si secca e i capillari si irritano, portando a fenomeni di couperose poco desiderabili. Non solo; se c'è una predisposizione o se l'ambiente non è molto salubre, gli allergeni presenti naturalmente nell'aria possono penetrare in profondità e scatenare alergie o dermatiti, non a caso in aumento nelle grandi città piene di smog.
Che fare? Bisogna agire sui due soliti fronti, dentro e fuori di noi. Iniziamo a curare di più l'alimentazione: la vitamina C fa benissimo alla pelle e la sua massima concentrazione si trova nei frutti di bosco, specie nei mirtilli, di cui fa benissimo bere il succo (sempre senza zucchero). Ottima anche la frutta secca, specie le mandorle; una decina al giorno sono fondamentali per la salute grazie al loro contenuto di minerali e acidi grassi. Evitate di toccare il viso durante la giornata; le mani sono di solito piene di germi e batteri e, se ci sono stati di irritazione, sicuramente la loro presenza non farà che peggiorare il problema.
Ricordate sempre di struccarvi il viso mattina e sera, ma con particolare cura quando tornate a casa, per togliere tutte le impurità accumulate durante il giorno. Anche se amate il sapone e ne usate uno delicato, in inverno preferite il latte detergente; avendo una base grassa, è più dermoaffine alla nostra pelle e la sua azione di pulizia risulta più dolce ed efficace. Se non siete allergiche, cercatene uno all'aloe, che è anche un potente cicatrizzante e normalizzante, oltre ad essere pieno di vitamine. Va bene anche l'olio d'oliva o di mandorle, se lo preferite, ma poi dovete necessariamente lavare il viso per evitare l'accumulo di residui che potrebbero ostruire i pori e quindi fare peggio.
Non uscite mai col viso privo di crema idratante e di fondotinta; insieme formano una potente barriera contro l'inquinamento che si deposita sul viso. Qualche tempo fa andavo di più in moto e ricordo che a fine giornata il dischetto struccante era scuro per lo sporco che si era accumulato durante la giornata (e pensate che cosa respiriamo!). Mi raccomando, controllate sempre che le creme siano prive di siliconi e oli minerali; invece di idratare, otterreste l'effetto opposto. Ci sono creme ottime con ingredienti buonissimi e non care; se volete qualche nome, fatemelo sapere e provvederò. Per quanto riguarda i fondotinta, trovarne uno completamante privo di siliconi è veramente un'impresa, quindi chiuderemo un occhio sempre che i suddetti siliconi non siano proprio i primi nell'elenco degli ingredienti; tanto, tra loro e la vostra pelle ci sarà comunque la crema idratante.
Insomma, niente di impossibile. Ma questi piccoli accorgimenti richiedono tantissima costanza; solo così gli inverni che passano vi regaleranno solo fascino e non seccature (in tutti i sensi!).
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 16 novembre 2012

Facce da film (in tutti i sensi...)

Ciao a tutte! Sfogliando le riviste che hanno anche una sezione beauty capita di leggerne di tutti i colori e la sensazione che si prova, passato il primo momento di stupore o di ilarità, è che davvero chi produce cosmetici o ha una bassissima opinione della nostra intelligenza, o è un buontempone in vena di burle, o è profondamente disonesto. Giudicate voi quale di queste possibilità si applica meglio al caso che sto per raccontarvi.
In Giappone (paese che si è macchiato e si macchia di gravi reati contro l'ambiente e che per questo andrebbe boicottato a prescindere) è stata lanciata, pare con successo, l'ennesima crema che promette miracoli sulla pelle e il classico effetto "anni in meno" (che poi, se uno ci pensa, chi vorrebbe anni in meno? Sicuramente meglio anni in più, no? Quindi questo slogan è semanticamente una boiata). L'imbonitore è stavolta nientedimeno che la Fujifilm, si, avete capito bene, quella che produce (o meglio, produceva) pellicole fotografiche, videocassette, film in generale. Sentite la loro genialata: le pellicole sono fatte di un supporto di plastica su cui viene messo del collagene e dei fissatori del colore o del bianco/nero che devono durare nel tempo impedendo che la pellicola si ossidi all'aria. Quindi perchè non usare questa tecnica per produrre una crema che sia idratante e antiossidante?
Ora, io non vorrei rovinare la festa a nessuno, ma a me non pare proprio che la nostra pelle e un supporto sintetico siano la stessa cosa. Inoltre, sostenere come fanno loro che queste creme possano addirittura stimolare la produzione di collagene, è chimicamente una cretinata, perchè, come abbiamo già visto, solo il DNA può stabilire quanto collagene produrre e, a tutt'oggi, non c'è modo di intervenire cosmeticamente sui nostri geni (e per fortuna, aggiungo io). Vero è che nel mix di ingredienti c'è anche un estratto di un'alga locale che pare sia piena di vitamine (come tutte le alghe, direi); ma, tenuto conto di quanto sia inquinato il mare del Giappone, e del fatto che le alghe filtrano, trattenendoli, gli inquinanti, a me non pare una buona idea strombazzare questo dettaglio.
Insomma, secondo me è andata così: il signor Fuji ha cominciato a guadagnare di meno con 'avvento delle macchine fotografiche digitali e dei DVD e gli è preso il panico. Si è detto: come diavolo posso fare a continuare ad ammucchiare soldini? Ci deve essere qualcosa che non smette mai di tirare sul mercato e che mi consenta di riciclare i bottiglioni di schifezze chimiche (testate su poveri animali innocenti, non dimentichiamo) che mi sono rimasti sul groppone. Ed ecco l'illuminazione: la bellezza!! Migliaia di donne di tutto il mondo pronte ad abboccare all'amo della pubblicità, specie se ben confezionata, e ad aprire il loro portafogli per cercare di ringiovanire il corpo invece del cervello. Vi dico solo questo: la cremina gel contorno occhi costa 82 euro e non è neanche il prodotto più caro della linea. Vi prego, se vi capita di vedere questi prodotti (nome commerciale Astalift, tra l'altro cacofonico da morire), visto che pare che stia per sbarcare anche da noi, date uno schiaffo morale al signor Fiji e mostratevi più intelligenti di chi ci casca: valete molto, molto di più di una bieca manovra di marketing per spillarvi denaro. Lasciateli sullo scaffale e fatevi una bella risata: produrrete un sacco di endorfine che - quelle si - rendono la pelle più bella.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 2 novembre 2012

Capelli belli in autunno

Ciao a tutte! L'autunno pare che sia finalmente arrivato, anche se le temperature restano ancora un po' alte. L'autunno è un momento delicato per la natura, e quindi anche per noi che ne facciamo parte; ci si deve preparare all'inverno, curare corpo e anima per i lunghi mesi in cui il freddo sfida il sistema immunitario e la pelle, accumulare energie e fare scorta di vitamine per aiutare il rinnovamento cellulare.
In questo periodo è normale che i capelli risultino più stressati e cadano: vengono sostituiti da nuovi fusti più forti e folti, adatti a superare il freddo dell'inverno. Noi possiamo fare molto per aiutare questo fenomeno naturale, sia dall'interno che dall'esterno. La dieta è molto importante e lo so che lo sapete; ma seguite davvero le indicazioni che si sentono tanto? Una tazza di tè verde al giorno fa miracoli, una spremuta di arancia (vera, non quella imbottigliata) è meglio di qualunque integratore chimico e, per chi non è allergico, questo è il momento di darci dentro col melograno, un frutto che è un miracolo di cose buone e che fanno bene. E non dimentichiamo i cereali! Miglio, orzo e farro sono un toccasana per la salute dei capelli e cucinati come un risotto, ben mantecati con olio d'oliva e e formaggio, sono una bontà vera.
E veniamo alle cure esterne, per così dire. Ci sono poche cose da fare, semplici e quotidiane, per assicurarci una chioma invidiabile anche in questo periodo. Do per scontato che abbiate scelto uno shampoo delicato, senza silicone, nè petrolati, nè parabeni; è già un ottimo passo avanti per trattare bene i capelli. Usato diluito quanto basta, è ottimo anche per lavarli ogni due giorni, precauzione a volte necessaria perchè comincia il periodo in cui l'aria è più pesante sia fuori che dentro casa/ufficio e i capelli assorbono sempre tutto. Ma ci sono altre dritte niente male:
- evitare di passare le mani nei capelli. Serve solo a distribuire di più il grasso della cute e a farli sporcare prima. Quindi non rimettete a posto il ciuffo troppo spesso, tra l'altro se ricade graziosamente sulla fronte e non da fastidio, rende viso e sguardo più misteriosi e intriganti;
- spazzolate i capelli nel modo giusto. Scommetto che lo fate come tutti, dall'alto verso il basso. E invece no, non si dovrebbe fare così, specie se i capelli sono lunghi. Il modo giusto è cominciare dalle punte per risalire piano piano verso le radici, districando con dolcezza. Così eviterete di spezzarli e anche di distribuire di nuovo il grasso (come sopra);
- non li spazzolate troppo! I capelli sono tanto più fragili quanto più sono lunghi e se li tirate troppo li indebolite ancora di più. Basta che siano privi di nodi e sistemati, il resto è inutile se non dannoso. I famosi cento colpi delle nonne sono una fesseria pazzesca, dimenticateli. All'epoca i capelli venivano trattati malissimo e li tenevano sempre legati; buon per loro, sciolti sarebbero stati ingestibili e inguardabili;
- risciacquate bene quando fate lo shampoo. Non abbiate fretta, il sapone deve andare via completamente o soffocherà radici e fusto indebolendo i capelli e rendendoli opachi. Se non vi da fastidio l'odore, vi suggerisco di usare lo yoghurt bianco al posto del balsamo, almeno ogni tanto. L'acido dello yoghurt fa chiudere le squame e li rende molto più lucidi, oltre a nutrirli moltissimo.
Tutto chiaro? Poche cosette da tenere a mente per il nostro benessere, come al solito.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 19 ottobre 2012

Capelli pasticciati

Ciao a tutte! Oggi voglio raccontarvi di un "pronto soccorso" che ho dovuto fare qualche giorno fa ad una mia amica che si era fidata troppo di un rimedio che da un po' di tempo è tornato di gran moda e che invece può essere peggiore del male. Ma andiamo con ordine.
La mia amica aveva ricevuto un invito last-minute ad una festa a cui non voleva mancare. Trattandosi di un giorno infrasettimanale, non aveva tempo di andare dal parrucchiere causa orari di lavoro ma i suoi capelli non erano per così dire in forma: un po' grassi, la piega sfatta dalle corse casa-cantiere (è architetto), non voleva lavarli lei, insomma. Si è ricordata di aver letto chissà dove che in questi casi un buon rimedio di emergenza è il borotalco sparso sui capelli, specie all'attaccatura, e spazzolato via dopo una decina di minuti.
Tutta contenta anche perchè pensava al buon odore che avrebbe avuto la sua chioma, ha preso il talco, l'ha sparso a dovere, ha aspettato, ha spazzolato.... e si è ritrovata con la testa piena di maxi scaglie di talco grasso come se soffrisse della peggiore forfora del mondo. E più spazzolava, più sembravano aumentare queste scaglie, che chiaramente si rompevano in pezzi più piccoli con l'azione meccanica della spazzola. A quel punto è stata presa dal panico, ha lavato i capelli, li ha asciugati di corsa.... e stavano peggio di prima, un ammasso informe di ciocche appiccicate tra loro. Con le lacrime agli occhi mi ha chiamato e le ho suggerito un rimedio semplicissimo: un lavaggio con uno shampoo molto più energico, a cui poteva mischiare della farina di mais che con la sua grana grossa fa un po' da peeling. Ha funzionato ma è arrivata alla festa con una deprecabilissima ora di ritardo.
Che cosa è successo? Chimicamente il talco è un fillosilicato, il che vuol dire che ha una struttura lamellare che facilita il suo legarsi con sostanze grasse, ma anche l'appiccicarsi delle lamelle tra di loro. L'avrete usato su macchie d'unto, no? Avrete notato che lo strato di talco dopo un po' si alza e si rompe in scaglie belle grosse che vanno spazzolate bene o si spargono ovunque. Ecco, il principio è lo stesso, solo pensatelo sui capelli, fitti, porosi, invece che su una liscia stoffa. Da panico, eh? Il rimedio in sè non è male: grasso il sebo, grasso l'olio caduto sulla tovaglia, siamo lì. Solo che non è così facile liberarsene, specie se i capelli sono folti e sporchi e lavarli e basta può non essere sufficiente se lo shampoo è delicato: l'acqua non si lega con il grasso e, se questo non è ben sciolto dal tensioattivo, il risultato è che ve lo ritrovate su tutta la testa. Quindi, se volete usare il talco come rimedio di emergenza al posto di un sano shampoo, ricordatevi che è meglio avere i capelli corti, che dovete usarne il minimo indispensabile e che poi va spazzolato stando a testa in guù, a lungo, finchè non sarete certe di esservene liberate sul serio. E il giorno dopo va rigorosamente fatto uno shampoo bello forte altrimenti gli eventuali residui si depositano sulla cute impedendole di respirare e quindi compromettendo salute e aspetto dei capelli. Se si definisce rimedio di emergenza ci sarà un perchè, no?
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 5 ottobre 2012

La pelle e le sue stranezze

Ciao a tutte! Qualche giorno fa una mia amica ha trovato in una rivista un invito a ritirare un campione di un siero apparentemente miracoloso, prodotto da una casa cosmetica amante delle rose, e si è recata in profumeria per avere la sua dose di giovinezza. Ovviamente la commessa le ha magnificato le virtù del prodotto, che promette una pelle magnifica e più giovane in poche applicazioni, lei si è fidata e l'ha usato, non trovando grandi miglioramenti rispetto a prima; a quel punto ha finalmente letto gli ingredienti ed è corsa da me perplessa.
Praticamente una cascata di silicone in quasi tutte le forme conosciute nel mercato della cosmesi e neanche una molecola di sostanze attive, ve lo giuro. Sembra un primer piuttosto che un siero. E, tanto per non smentire l'idea che più costa, più è efficace, è un vero salasso per il portafogli. Con noi c'era un'altra amica che però sosteneva che la sua pelle è migliorata con le creme al silicone e non si spiegava la mia crociata contro questa sostanza. Quindi, ancora una volta, chiarezza si impone.
Sono e sarò sempre contraria al silicone perchè è una molecola sintetica derivata dalla plastica, quindi dal petrolio, e per questo non può essere in nessun caso un toccasana per la nostra pelle. MAI. L'effetto pelle-liscia che tanto piace alla mia amica è dovuto alla struttura stessa della molecola, che stende un film sull'epidermide e la rende apparentemente omogenea; ma si tratta di un effetto ottico e tattile ben lontano dalla realtà. Non ha alcun potere idratante "attivo"; al più, fungendo da isolante, impedisce che l'acqua contenuta negli strati superficiali della pelle evapori. Ma non fa assolutamente niente per migliorare l'idratazione negli strati profondi, e sono quelli che garantiscono una pelle bella a lungo. E poi, argomento secondo me definitivo: ma volete davvero mettervi sul viso la stessa roba che usate per sigillare i sanitari in bagno? Spero proprio di no.
Se usate un crema del tutto priva di siliconi potrà capitare che la pelle mostri le sue piccole magagne, se ce ne sono; è naturale, si mostra per quello che è e registra tutte le nostre variazioni di salute e di umore. Una bella pelle parte da quello che le diamo per costruirsi: se mangiamo bene, non fumiamo, non esageriamo col sole, ci strucchiamo con i prodotti giusti, le stiamo dando il materiale adatto a restare in forma per tanto tempo. Se cerchiamo di mantenere lontano lo stress per quanto possibile, resterà luminosa e soda, come se il tempo passasse più lentamente. Certo, non possiamo controllare tutti questi fattori, almeno non sempre; ma provarci è già un primo passo verso una giovinezza prolungata in maniera più sana.
Dovete quindi chiedervi se preferite un aiuto "artificiale" o non per sembrare più belle; e spero proprio che diciate di no. Spendere tanto per un prodotto "vuoto" fa diventare belli solo i produttori di queste schifezze, e loro fanno leva sul fatto che ne sappiamo poco; ma pretendere da loro, che si vantano di lavorare per noi, che ci diano prodotti validi e non prese in giro, mi pare il minimo. Lasciate il silicone agli idraulici, ne hanno sicuramente più bisogno di voi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 21 settembre 2012

Ancora sulle creme BB

Ciao a tutte! Una mia super-cara amica mi ha chiesto di darle più informazioni sulle creme BB, che in questo periodo impazzano nella pubblicità sia sullo schermo che nelle riviste; ed eccomi qui a ri-raccontare di che diavoleria si tratta e se possiamo fidarci, sperando di fare cosa gradita a tutte.
La crema BB o blemish balm (rimedio per i brufoli, alla lettera) nasce da un'esigenza molto semplice e comune: unire una crema idratante ad una che possa uniformare il colorito, in modo da renderci pronte ad uscire la mattina con un unico gesto di make-up. L'Erbolario aveva lanciato già anni fa una "Crema idratante colorata" che però io ho visto sempre poco nelle erboristerie e mi hanno confermato che il motivo e che non ha mai incontrato troppo i gusti delle clienti. Francamente, posso capirlo: da un lato ci sono le signore che vogliono una crema miracolosa, che faccia bene alla pelle e possa sostituire anche il fondotinta; dall'altra un cosmetico che deve far convivere nella sua formulazione troppe cose diverse per risultare veramente efficace. Conosco ragazze che hanno provato marche diverse di BB, da quelle più costose a quelle più economiche, e tutte mi hanno detto la stessa cosa: l'idratazione non è un granchè, specie col freddo, quando la pelle del viso, più sottile che nel resto del corpo, richiede maggiore cura; e la coprenza non è sufficiente, rendendo comunque necessario l'uso del fondotinta. Senza contare, poi, che le tinte a disposizione sono molte meno di quelle offerte dalla gamma dei fondotinta e questo rende a volte difficile la scelta di una nuance compatibile con il proprio incarnato.
Insomma, è un ibrido strano che difficilmente funziona. Ne volete un'ulteriore riprova? Le grandi marche cosmetiche, quelle veramente care e di lusso, non hanno nella loro gamma creme BB, preferendo concentrarsi sulla produzione di fondotinta e creme (separati) sempre più performanti (ovviamente secondo loro, ma qui è il principio che conta). Ci sarà un motivo, no? Non si farebbero sfuggire l'occasione di spillarci più soldi, statene certe. E' ovvio che magari una pelle senza esigenze particolari possa anche trovarcisi bene; ma, in generale, io sconsiglio di usarle. Non fanno male, sono inutili. E poi, un'altra cosa va considerata: in molte formulazioni è presente una molecola schiarente che, con l'uso prolungato, dovrebbe aiutare la pelle ad essere più uniforme. Tutto bene se usate la crema su TUTTO il viso. Ma se siete come me, con la zona T grassa che non ha assolutamente bisogno di ulteriore untume, e usate l'idratante solo sul contorno occhi e sul solco naso- labiale, potreste avere un bel problema dopo un po'; vi ritrovereste con delle belle strisce biancastre che tutto faranno tranne rendere il vostro colorito omogeneo.
Decidete voi cosa fare, a me basta che non ci sia silicone. Io devo solo illustrarvi i pro e i contro in modo che possiate scegliere con il maggior numero possibile di informazioni. La conoscenza è bella per questo, no? Ci rende liberi di muoverci con più consapevolezza.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 7 settembre 2012

Bentornate!!

Ciao a tutte e bentornate dalle vacanze! Spero vi siate divertite e che abbiate tratto il massimo del beneficio dal periodo di relax che vi siete ragalato. Siete state guidiziose nell'esposizione al sole? Sono certa di si, ma, nonostante questo, può capitare di ritrovarsi a fine estate con la pelle più secca di quanto si desidererebbe e con i capelli un tantino stopposi. Tranquille, a tutto c'è rimedio e, in questo caso, a costo quasi zero. Vediamo come usare al meglio quello che abbiamo a portata di mano.

Corpo: nonostante le creme la pelle si squama? Niente paura, si sta rigenerando alla faccia dell'estetica. Potete aiutarla con uno scub delicato a base di olio (oliva o mandorle) e zucchero finissimo (se non lo avete, potete prendere zucchero a cristalli più grossi e frullarlo). Evitate il sale; grazie all'osmosi, richiamerebbe l'acqua contenuta nelle cellule e aumenterebbe la sensazione di secchezza. Sciacquate con un docciaschiuma delicato (trucchetto: alcuni shampoo sono ottimi docciaschiuma, specie in questo periodo in cui la pelle ha bisogno di tensioattivi meno aggressivi). Non usate creme o burri; non servono se la pelle è veramente secca. Preferite un'emulsione di acqua e olio (sempre oliva o mandorle), idrata molto di più. Ricordate? Ne avevamo parlato in un post precedente e vi posso assicurare che funziona. Tra l'altro, questo metodo ha il pregio di far durare di più l'abbronzatura e di renderla più uniforme e bella, il che non è poco, no?

Viso: non smettete di usare la vostra crema idratante ma attente allo struccante; in molti casi le formulazioni sono molto "strong" perchè devono togliere trucco e sporco ma la pelle ora deve essere trattata con più gentilezza. Preferite per un paio di settimane (o di più, se sentite di averne bisogno) uno struccante/idratante fatto da voi cosi:
- due cucchiai di latte intero e qualche goccia di olio di oliva
- yoghurt intero bianco, farina di avena cotta e succo di cetriolo.
Se poi avete una mezz'ora per voi, stendete sul viso uno strato di miele e poi sciacquate con acqua tiepida. Sentirete che pelle morbida e che sollievo alla sensazione di secchezza.

Capelli: le dolenti note! Solo chi li ha veramente grassi non si lamenta dell'azione disseccante di sole e salsedine. Per tutte le altre, se non volete usare le creme e le maschere che sono in commercio, ecco un suggerimento pratico da usare per un mesetto: mescolare a mezza tazza di olio di oliva qualche goccia di olio essenziale di lavanda 8in erboristeria). Scuotere bene, lasciare riposare al buio e al fresco (ma non in frigo) per 24 ore, poi scuotere bene di nuovo e mettere sui capelli evitando le radici. Avvolgere nella pellicola e riscaldare col phon per far agire meglio, poi sciacquare con uno shampoo delicato. rende i capelli molto morbidi e nutriti ed è un toccasana per le doppie punte, fidatevi.

Come vedete, il portafogli è salvo e la vostra bellezza pure. Sarete in grado di affrontare l'autunno in città al top della vostra forma senza farvi abbindolare da mirabolanti offerte di cosmetici tanto costosi quanto inutili.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 3 agosto 2012

Ancora sui filtri

Ciao a tutte! Siete in vacanza? Beate voi, io ancora a sudare in città. E proprio per questo mi è capitato di sentire una bella risposta data da una commessa di profumeria alla legittima domanda di una cliente che chiedeva se nella crema solare che stava per comprare ci fossero filtri chimici o fisici; la commessa ha risposto che i filtri sono solo chimici e il resto è propaganda pubblicitaria. Stavolta sono intervenuta con tatto; impossibile trattenersi!
Se ricordate, ne abbiamo parlato in un post precedente: attualmente sono disponibili sia filtri chimici che fisici, dipende dalle marche. I primi assorbono UV a corta lunghezza d'onda e li degradano con lo spiacevole effetto collaterale di generare calore, che può danneggiare la pelle se l'esposizione al sole è prolungata. I secondi sono formule micronizzate di ossidi di zinco o biossido di titanio. Sono più schermanti dei filtri chimici ma sono fortemente sospettati di cancerogenicità perchè le formule micronizzate vengono assorbite totalmente dalla pelle e i metalli pesanti passano pari pari nel nostro organismo, con le conseguenze che be immaginate.
Dite la verità: quando avete comprato i solari avete letto l'etichetta per sapere che diavolo conteneva? Io spero di si. Per me è diventato ormai un riflesso condizionato e vorrei che fosse lo stesso per voi perchè la consapevolezza è il primo passo verso la salvezza, in qualunque campo. E ricordate che, oltre ai raggi UVA e UVB esistono anche quelli ultravioletti che sono studiati solo da poco e contro cui ancora non c'è difesa. Il sole è un amico, ma va trattato con prudenza per non ritrovarsi con più danni che benefici. Quindi, più che mai,
occhio e a presto
La Fragola Matta

sabato 14 luglio 2012

Macchie e sole

Ciao a tutte! Con questo caldo umido è facile che compaiano brufoletti dovuti allo sporco e alle tossine che accumuliamo nel nostro organismo ogni giorno. Io spero che nessuna di voi abbia ceduto alla tentazione di premerli nel tentativo di farli passare più in fretta; è una pratica scorretta che genera spesso piccole infezioni, ematomi e macchie. Se però, nonostante la buona volontà, avete esaurito la pazienza di attendere la naturale guarigione e ora vi ritrovate con macchie e cicatrici piuttosto antiestetiche, non disperate, il rimedio c'è e ora ne parliamo.
Innanzitutto, bisogna distinguere tra tre tipi di macchie post-brufolo:

- macchia rosso/vinaccia. Significa che la pelle è ancora infiammata e servono prodotti lenitivi. Ottime le toccature con lozioni di camomilla o di rosa mosqueta, specie se fatte di sera a viso pulito e prima di andare a dormire, momento in cui la pelle si rigenera più facilmente. Importante proteggere le aree infiammate con uno stick solare ad alta protezione durante il giorno, sotto l'idratante abituale; se lo si fa subito e con costanza, si eviterà che i raggi solari stimolino la produzione di melanina e che la macchia scurisca.

- macchia bruna a rilievo: significa che c'è stato un accumulo di sangue. Il sangue contiene ferro e quindi serve qualcosa che sciolga il grumo, chimicamente un "chelante". Ottima la vitamina C in forma di crema o in soluzione (le farmacie galeniche ve la preparano senza difficoltà), ma vanno bene anche gli esfolianti delicati da usare una volta a settimana senza strofinare furiosamente (la vostra pelle è seta e come tale va trattata). Vale lo stesso discorso fatto prima per la protezione solare.

- macchia bruna liscia: è il caso più seccante, quello del melasma. Significa che i melanociti si sono attivati al massimo e qualunque crema schiarente non serve se prima non vengono "calmate" queste cellule iperattive.   Di solito consigliano le creme schiarenti ma servono a poco se non si usa una protezione per evitare l'ulteriore attivazione dei pigmenti. La protezione va usata tutti i giorni, anche se vi sembra che non ci sia sole perchè i raggi malefici filtrano lo stesso e fanno i loro danni.

In tutti questi casi la cura è lunga e richiede molta pazienza ma vi assicuro che i risultati ci sono. Se fatta bene, la macchia arriva a sparire del tutto e la pelle torna chiara come prima. Ovviamente, nei casi più gravi, potrebbe toccare di accontentarsi di un forte schiarimento, ma andrebbe già bene, no? Ricordate che più tempo passa, più sarà difficile recuperare la situazione e tornare alla normalità. Il sole certamente non aiuta, quindi sarebbe meglio iniziare la cura in primavera, quando i raggi sono meno cattivi e non si sta in spiaggia; ma se non si può, non si può. Almeno, durante le ore più calde della giornata, ricordate di proteggere bene la pelle e magari usate un bel cappello che è anche di gran moda. La vostra pelle è l'unica che avrete mai e quindi dovete cercare di mantenerla al meglio il più a lungo possibile; è una questione di salute prima ancora che di estetica.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 27 giugno 2012

Il (finto) miracolo delle ascelle profumose

Ciao a tutte! Col caldo, si sa, deodorarsi diventa un must ma non sempre i prodotti sul mercato fanno il loro dovere; ecco quindi spuntare come funghi soluzioni apparentemente miracolose che promettono ascelle a prova di annusata in qualunque momento della giornata. Nel caso in questione, si tratta di una marca piuttosto famosa che dice di aver trovato una formula che trasforma addirittura il sudore in profumo. Tocca vederci chiaro.
Innanzitutto: se vi state chiedendo se sia davvero possibile, rispondo subito di no. La molecola che dovrebbe operare il miracolo appartiene alla famiglia delle ciclodestrine, zuccheri a forma di anello con una parte esterna idrofila e una interna idrofoba. Questo le rende atte a trattenere l'acqua e quindi ad essere solubili. Per questo motivo sono state ampiamente usate nella preparazione di medicinali e solo recentemente si è  notato che, spruzzate sui TESSUTI riescono a intrappolare le molecole responsabili dei cattivi odori se hanno base acquosa impedendone l'evaporazione e quindi la percezione. Tutto qui. Non possono in nessun caso trasformarli in profumo, non c'è alcun modo di farlo. La trovata commerciale è geniale dal punto di vista del marketing, ma non è vera.
Tra l'altro, sulla pelle le cose cambiano parecchio. La nostra pelle è un tessuto particolare, vivente, che cambia continuamente le sue condizioni nell'arco della giornata. Ammesso che questi zuccheri riescano a inglobare il cattivo odore, bisognerebbe poi spruzzarli di continuo se si suda tanto e l'applicazione mattutina potrebbe non bastare; chiaro che questa soluzione è impraticabile. Il cattivo odore del sudore è dovuto alla presenza di batteri presenti sulla pelle, batteri che ci proteggono dalle aggressioni di agenti potenzialmente pericolosi; essi degradano il sudore e il prodotto finale è, diciamolo senza mezze misure, una certa puzzetta. Il modo migliore per tenerla a bada è un'ottima igiene quotidiana senza prodotti aggressivi, la depilazione (anche col rasoio, niente di traumatico) e un deodorante delicato che non alteri il ph "sballando" i batteri. Altro purtroppo non si può fare e se l'odore personale risulta comunque forte è perchè la pelle magari è un pò più acida e tocca tenersela e imparare a conviverci ala meglio. Non ci sono ricette miracolose, non fatevi ingannare dall'ennesima sciocca pubblicità.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

giovedì 14 giugno 2012

Ancora notizie sul sole

Ciao a tutte! Proprio oggi ho sentito di due notizie molto interessanti e ve le propongo per una riflessione.
Notizia numero 1: a quanto pare, gli autoabbronzanti possono essere molto nocivi per la salute, e questo a causa proprio della molecola che fa colorare la pelle, il diidrossiacetone. Ora, che l'acetone in tutti i suoi composti faccia male, non c'era certo bisogno che ce lo dicessero ben 10 università americane. E' un prodotto di scarto del nostro metabolismo che viene naturalmente eliminato con l'urina e, quando non succede, si sta piuttosto male e tocca curarsi. Ma a questo punto io faccio due obiezioni:
- obiezione 1: un buon autoabbronzante dura almeno 3 settimane, quindi la quantità assorbita non è esagerata. Mi sembra assurdo fare un tale casino per questo e non pensare a quanto acetone assorbono le nostre unghie quando cambiamo lo smalto, cosa che avviene molto più frequentemente.
obiezione 2: perchè invece non viene detto niente sulla pericolosità della paraffina liquida che è in moltissime creme di uso quotidiano e in un famoso olio per bambini, e che è riconosciutamente cancerogena essendo un derivato del petrolio? O sulla pericolosità del trucco minerale che viene respirato o sul biossido di titanio (metallo pesante, terribile) presente in tutte le creme solari? Il 90% dei cosmetici in commercio è un attentato alla salute e ben venga l'allarmismo, ma allora facciamolo per bene, a 360 gradi e vivremo tutti meglio.
Notizia numero 2: arrivano novità dalla Food and Drug Administration che prima o poi devono essere adottate anche in Europa. In America le creme solari devono adeguarsi allo standard "broad spectrum", il che significa che il grado di protezione dai raggi UVA (che creano rughe e tumori) e dagli UVB (che provocano scottature) deve essere pari. In Europa vale ancora il rapporto 1:3, il che significa, per esempio, che a una protezione 15 dagli UVB corrisponde un solo 5 dagli UVA. Ci si potrebbe chiedere: ma possono farlo, visti i rischi connessi a 'sti maledetti UVA? Risposta: certo che si, se la cavano scrivendo sui flaconi che esporsi al sole provoca il cancro e si sentono la coscienza a posto. Così possono evitare per un altro anno di rivedere la catena di produzione e continuare a fare soldi (letteralmente) sulla nostra pelle.
Non so cosa dirvi per proteggervi al meglio. Sapete come la penso: è inutile comprare creme che superano il fattore di protezione 20/25 e l'unica è non esporsi nelle ore più pericolose, coprendosi con tessuti leggeri per mettere una barriera fisica (la più efficace) tra noi e il sole. Per quello che mi riguarda, io meno sole vedo e meglio sto, non amo le abbronzature "selvagge" e penso che una leggera tinta dorata sia il migliore regalo che possiamo fare alla nostra salute presente e futura.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 6 giugno 2012

Vi piacciono gli autoabbronzanti?

Ciao a tutte! State andando al mare? Siete già abbronzate? Per le più modaiole di voi, sappiate che la tendenza di quest'anno è per una abbronzatura appena dorata, niente di eccessivo che ormai fa contadino ed è sintomo di scarsa attenzione verso la propria salute. Per chi volesse un'alternativa al bianco-mozzarellina delle nostre città senza andare al mare, ci sono sempre le creme autoabbronzanti. E vediamo cosa sono.
Questi prodotti contengono una sostanza che colora gradualmente la pelle senza attivare però la melanina e quindi senza fornire una protezione ovemai ci si mettesse al sole. Ecco perchè è in ogni caso necessario usare protezioni solari come se si fosse bianche! Per usare al meglio gli autoabbronzanti è necessaria una procedura precisa, così da non trovarsi con un colorito poco uniforme o con antiestetiche macchie. E vediamo come funziona:
- innanzitutto, esfoliare bene specie gomiti e ginocchia. Evitate gli esfolianti oleosi perchè possono interagire con l'autoabbronzante e vanificare tutto. Lo scopo è di rendere la pelle molto liscia, in modo da permettere all'autoabbronzante di essere efficace.
- applicare il prodotto. Usate dei guanti perchè le mani possono rimanere macchiate e iniziate sempre dai piedi risalendo verso il collo. Le formule in commercio sono molte; io trovo particolarmente comode quelle in mousse. Poi aspettate che si asciughi bene prima di rivestirvi (niente fretta, mi raccomando!) e, se proprio volete accelerare un po' le cose, usate il phon a calore moderato.
- idratate!! Più la pelle è idratata, più a lungo reggerà l'effetto dell'autoabbronzante e avrà un aspetto sano. Se poi volete davvero esagerare, usate un olio o una crema con particelle luminose e sembrerete delle dee.
Non dimenticate collo e viso; valgono le stesse precauzioni usate per il corpo, ma non gli stessi prodotti perchè la pelle del viso è molto più sottile e delicata. Due regole fondamentali: non idratare prima di mettere l'autoabbronzante perchè può diluire il colore e non usare creme che contengono retinolo o alfaidrossiacidi perchè interferiscono con i pigmenti. Iniziate dal centro del viso e del collo e proseguite verso l'esterno.
Esistono poi le creme idratanti autoabbronzanti che scuriscono molto più gradatamente. Io le ho usate molto l'anno scorso e devo dire che ho ottenuto un discreto risultato. Certo, il colore è molto più tenue, ma per i miei standard poteva andare e mi sento di consigliarvelo spassionatamente. Ci sono versioni sia viso che corpo a prezzi più che ragionevoli ed è una buona spesa per questo periodo. E non dimentichiamo il make-up! Ottime le terre in colori dorati da applicare sulle guance, i lati del naso, palpebre e collo. scegliete sempre prodotti privi si siliconi perchè col caldo impediscono alla pelle di respirare e possono facilitare la formazione di piccoli brufoletti. Poche, semplici regole e non potete sbagliare, sarete le più belle.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 25 maggio 2012

Capelli belli al sole

Ciao a tutte! Andrete al mare in estate? E state già approfittando delle belle giornate per abbronzarvi un po'? Se la risposta è si, allora sappiate che, come proteggete la vostra pelle (lo fate, vero?), così dovete proteggere anche i vostri capelli. Anche se la parte vitale è il bulbo, il fusto subisce quotidianamente gli stress ambientali e col tempo può presentare danni più o meno gravi, specie in estate, quando gli shampoo sono più frequenti e il sole aumenta il processo di photoaging.
Inoltre, studi recenti mostrano che molti melanomi si stanno sviluppando sul cuoio capelluto perchè giriamo sempre con la testa scoperta e non ci preoccupiamo troppo dei raggi solari, specie di quelli UVA che non scottano la pelle e sono pericolosissimi. Io non ne avevo idea e questa tendenza è molto più evidente nei paesi del Nord Europa, dove lo strato delle nubi fa filtrare maggiormente i raggi UVA e dove si espongono di più (comprensibile, hanno inverni freddissimi) con protezioni basse perchè si pensa che la latitudine non favorisca danni alla pelle. E invece bisogna stare sempre all'erta, ovunque ci si trovi, specie nelle ore centrali della giornata.
I capelli non reagiscono allo stesso modo ai raggi del sole. Quelli scuri sono naturalmente protetti dalla melanina e quindi possono sopportare uno stress maggiore, proprio come la pelle.Ma anche loro devono essere protetti! Il primo rimedio è semplice e di natura "fisica": quando il sole picchia, un bel cappello, che ripara anche il viso ed è sempre elegante. Solo, mi raccomando, sceglietelo sempre di tessuto traspirante: cotone a trama larga o paglia, niente foulards o bendane. Questo perchè se la cute non riesce a traspirare e quindi a disperdere il calore che si accumula sotto il cappello, l'effetto dei danni causati da sole e caldo è triplicato e tanto vale non mettersi niente. Visto che non è possibile mettere la crema solare sul cuoio capelluto, vanno bene anche i prodotti spray protettivi, a patto che non ci siano siliconi, o una bella emulsione di olio (oliva, mandorla, karitè, riso, fate voi) e acqua da vaporizzare per creare una guaina che avvolga il fusto del capello e ne rallenti la disidratazione. Poi, a fine giornata, uno shampoo delicato (se li lavate tutti i giorni, usatelo comunque diluito, i prodotti lavanti sono sempre un po' aggressivi) euna maschera almeno a giorni alterni. Se avete voglia di spignattare un po', vi consiglio quella allo yoghurt e cacao in polvere (non la mangiate, golosone!) o miele o olio, da tenere una mezz'ora e sciacquare. Così l'estate vi regalerà solo i suoi benefici ed eviterete sia lo sbiadimento (specie se li tingete) che la disidratazione.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 13 maggio 2012

una buona notizia, una probabile bufala e un consiglio

Ciao a tutte! Qualcuna si è lanciata nel cowash? La mia amica continua a dirne meraviglie, quindi mi devo fidare. Nel frattempo, io ho sbirciato un pò in giro e vi offro il risultato della mia "pesca".
Cominciamo con una buona notizia. Ricordate la stiratura brasiliana? Ne avevamo parlato malissimo perchè piena di formaldeide e si sapeva che in America era sotto osservazione per i possibili effetti sulla salute. Ebbene, il prodotto è stato definitivamente ritirato dal mercato e sostituito con un tipo nuovo che si chiama Brazilian Blowout Zero. Secondo i produttori, lo Zero sta a significare la totale assenza di formaldeide, tanto che i parrucchieri possono usarlo senza guanti e la stiratura si otterrebbe con un derivato dell'acido glicolico. Non ho ancora avuto modo di verificare gli ingredienti; spero che oltre alla formaldeide abbiano anche diminuito la mostruosa quantità di silicone che conteneva. Comunque, visto che vantano una maggiore naturalità del prodotto, deve essere più o meno così o passerebbero guai seri con le associazioni di consumatori. Speriamo bene.
Una presunta (finchè non vedo la lista degli ingredienti voglio concedere il beneficio del dubbio) bufala riguarda invece un prodotto antirughe di una famosa marca francese che porta il nome di uno stilista che si vanta di usare cellule staminali per combattere l'invecchiamento cutaneo. Io proprio non riesco a fidarmi. Quando si leggono i claim di queste creme c'è sempre un piccolo asterisco accanto alla dicitura antirughe che dice "dello strato superficiale della pelle"; quindi che c'entrano le staminali? Se davvero avessero qualcosa a che fare con l'azione antirughe dovrebbero essere prescritte sotto rigoroso controllo medico, non certo disponibili in profumeria. E, ancora una volta, dimenticano (o vogliono farci dimenticare) che l'invecchiamento è scritto nei geni e non c'è crema che tenga. Quindi, quella crema non merita la nostra attenzione nè i nostri soldi (e potete scommetterci che è cara).
Infine, un consiglio ora che comincia a fare più caldo. Mi hanno detto che per lavare meglio i capelli un buon trucco è aggiungere un cucchiaino di bicarbonato allo shampoo. Assorbe il grasso in eccesso, fa una schiuma più morbida e i capelli restano soffici e brillanti più a lungo. Sono convinta che ci sia un fondo di verità perchè l'ossigeno sprigionato dal bicarbonato lava bene anche altre cose, quindi penso si possa provare tranquillamente. E in estate, quando si suda tanto e i capelli soffrono molto il caldo, può essere una soluzione da non sottovalutare. Chi lo usa ne parla un gran bene. Ovviamente non è molto adatto a chi ha i capelli secchi e non bisogna eccedere nelle dosi. Se qualcuna osa, fatemi sapere come va.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 29 aprile 2012

Le meraviglie del cowash

Ciao a tutte! Avete mai sentito parlare del cowash? Pare faccia meraviglie per i capelli secchi e stopposi, specie se si è costretti a lavarli spesso (come capita con la stagione calda). E ho deciso di indagare e saperne di più.
Il cowash non è altro che il lavaggio dei capelli con il balsamo invece che con lo shampoo. Probabilmente non sapete che anche nel balsamo sono presenti tensioattivi, ma sono di tipo cationico, quindi si attaccano meglio alla superficie dei capelli. Questo è il motivo per cui anche risciacquandolo resta una patina che li avvolge, ma questo è anche il motivo per cui, paradossalmente, riescono a veicolare meglio lo sporco senza stressarli. E' quindi possibile usare il balsamo anche al posto dello shampoo (spesso pieno di tensioattivi aggressivi) e se ne beneficeranno in particolar modo i capelli secchi, ma anche i capelli a tendenza grassa, non subendo l'effetto rebound causato da alcuni prodotti molto forti, possono trovare un pò di sollievo e normalizzarsi. Ovviamente ci sono delle accortezze da rispettare.
Tanto per cominciare, il balsamo deve essere rigorosamente SENZA SILICONI, altrimenti li sporcherete invece di pulirli. Se ne deve usare molto di più dello shampoo e massaggiare a lungo. Il risciacquo deve essere molto prolungato per togliere tutti i residui e qua al limite potremmo storcere un pò il nostro bel nasino perchè lo spreco d'acqua è notevole. Se si vuole un lavaggio più energico si può aggiungere dello zucchero nella proporzione 1:2 (1 parte di zucchero per 2 di balsamo) così da esfoliare leggermente capelli e cute e liberarli da impurità e cellule morte.
Io non ci ho ancora provato perchè ai miei capelli corti non serve, ma ho un'amica con capelli ricci e grassi che, partita scettica, ora ne è entusiasta. A me sembra una buona alternativa allo shampoo perchè spesso le formulazioni dei prodotti lavanti non sono molto delicati e ci si può ritrovare con i capelli stopposi su cui bisogna mettere quintali di balsamo, appunto. Quindi, perchè non tentare? Specie durante la stagione estiva, quando si lavano i capelli tutti i giorni e sole e mare (o piscina) si mettono insieme per inaridirli, il cowash può  dare sollievo. Se provate, fatemi sapere come è andata. Solo, ricordate di leggere bene l'etichetta del balsamo per assicurarvi che non ci sia nessun tipo di silicone. Leggete tutti gli ingredienti, fino alla fine!
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 15 aprile 2012

Qualche parolina sull'industria cosmetica

Ciao a tutte! Passata una buona Pasqua? Spero di si. Io ho anche avuto un pò più di tempo libero dal lavoro e ne ho approfittato per fare un giro in profumeria e dare un'occhiata alle novità/bufale della nuova stagione. Mi ha colpito il numero a volte eccessivo di formule presentate per problemi simili dalla stessa casa cosmetica e ho voluto indagare un pò, tra chimici amici ed etichette spulciate da detective. Vi offro i risultati. Giudicate voi.
Le case cosmetiche sembrano avere come unico scopo bloccarci in un eterno presente invece di aiutarci a vivere bene ogni età. Vogliono eliminare le rughe, non nutrire e proteggere la pelle e abbiamo visto che le due cose non coincidono per forza; vogliono farci tingere i capelli, non aiutarci a non farli ingiallire quando sono bianchi e proteggerli dalla fragilità inevitabile oltre i cinquanta. E' un atteggiamento super deprecabile, ma tant'è. Per questo si spremono le meningi a trovare sempre nuove molecole spacciate per miracolose (visto che agiscono dall'esterno, chissà che miracolo possono mai fare) e questo comporta un certo dispendio monetario e l'uso quasi sempre di poveri animali da laboratorio. A volte l'impresa riesce e si trova qualcosa che sembra possa portare a buoni risultati. A quel punto le si da un nome commerciale e si brevetta. E qui succede l'inghippo, come mi ha spiegato la mia "talpa": tale sostanza viene usata in dosi infinitesimali strombazzando la sua favolosa efficacia e la crema o il siero che (non) la contiene viene venduto a cifre imbarazzanti. Il risultato è duplice: loro ci prendono in giro e si rifanno dei soldi spesi nella ricerca e chi compra ha la sensazione di far parte di un'elite e che, per costare tanto, la crema DEVE essere efficace. E si sa che a volte l'effetto placebo è meglio di una cura vera. Le creme hanno quasi sempre una basa sintetica e semplice che a loro costa pochissimo e ci sono marche che offrono prodotti diversi anche per prezzo con la stessa logica, tutti abbastanza inutili. Volete un esempio? Mi è capitato tra le mani un campione di una crema della più famosa marca cosmetica giapponese dalle apparentemente favolose caratteristiche e che invece è un concentrato di silicone e polimeri sintetici e il cui unico attivo è la glicerina. L'ho usata per curiosità: ci vuole una vita per farla assorbire e lascia una bella sensazione di patina. Credo sia ottima per le mani, ma certo non per il viso.
Capito i furboni? Ma loro sono tranquilli perchè sanno che noi abboccheremo sempre. E invece dovremmo cominciare a farci furbe e a far loro capire che le loro scemenze non ci ingannano più. Il potere è nelle nostre mani di consumatori, che possono decidere di lasciare sullo scaffale un prodotto che non convince senza farsi irretire dalla pubblicità o da una bella confezione.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 8 aprile 2012

Buona Pasqua!

Ciao a tutte e auguri! Qualunque sia il vostro credo, festeggiatevi più che potete, lo meritate. Spero che possa iniziare per tutti un periodo di rinascita e di benessere.
Occhio e a presto
La Fragola matta

domenica 1 aprile 2012

Non accendete quella luce!

Ciao a tutte! Da qualche settimana impazza la pubblicità di un epilatore a luce pulsata che promette miracoli nella lotta ai peli superflui e siccome la bella stagione si avvicina, ho pensato di vederci chiaro. Come sospettavo, la realtà è ben diversa da quella che promettono, solo che in questo caso ne va di mezzo il portafogli e la salute e quindi sono doppiamente da biasimare.
Piccola premessa: questi apparecchi possono essere ricaricabili o avere pile monouso da ricomprare presso i rivenditori autorizzati. Il flash di luce ha una frequenza che riscalda il pelo (attente, non il bulbo, che è l'origine del problema) e lo indebolisce; ma poi ricrescerà, anche se magari più debole. L'unica depilazione definitiva si ottiene con l'elettrocoagulazione ma, visto che si tratta di un procedimento invasivo, costoso e molto doloroso, si usa solo nei casi di irsutismo grave e sempre sotto controllo medico.
Ciò detto, passiamo a quello che dovreste sapere prima di fare la spesa (e non ad acquisto fatto):

- non si può usare sul viso, quindi scordatevi di risolvere il problema dei baffetti. La pelle del viso è più sottile e delicata, quindi non sopporterebbe il flash di luce. Alcuni modelli hanno adattatori ma in ogni caso non è prudente.

- i modelli a batteria ricaricabile durano circa 15 minuti a media intensità (ci sono 5 livelli) e poi vanno ricaricate. La ricarica completa dura 90 minuti e quindi, per una depilazione completa (gambe tutte, ascelle e inguine) ci vogliono circa 6 ore (follia!!)

- sarebbe buona norma fare prima una visita dermatologica per essere certe di non avere un tipo di pelle che mal sopporta la luce pulsata.

- durante l'uso bisogna sempre proteggere gli occhi con appositi occhiali schermanti (che la confezione ovviamente non fornisce).

- non può essere usato se si hanno peli chiari e rossi e sulle carnagioni molto scure. Questo perchè la pelle scura assorbe la luce e non la disperde, quindi si scotta alla grande.

- va usato comunque ogni 15 giorni per un pò prima di vedere un minimo di risultato e durante questo periodo è sconsigliata l'esposizione al sole.

- funziona bene solo se si ha la pelle molto chiara e i peli molto scuri, una combinazione piuttosto rara. Se i peli sono chiari non assorbono la luce e quindi non c'è alcun effetto.

- i nei vanno protetti con la apposita matita dermatografica bianca (neanche questa fornita nella confezione, che ve lo dico a fare), altrimenti c'è un aumento del rischio di degenerazione e melanoma.

Queste avvertenze sono contenute anche nel libretto di istruzione ma allora saranno lette DOPO l'acquisto, mentre invece sarebbe bene saperle PRIMA, specie considerando che l'aggeggio costa un pò meno di 500 euro, che non sono bruscolini. Ovviamente la pubblicità non lo dirà mai, altrimenti le vendite si ridurrebbero molto. Come al solito, bisogna sempre difendersi da quelli che dicono di volere il nostro bene.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 25 marzo 2012

Solari...again!

Ciao a tutte! Visto che le giornate si fanno sempre più belle e soleggiate, ho pensato bene di sbirciare anche altri siti che si occupano di cosmesi e salute della pelle e purtroppo i nostri allarmismi hanno trovato conferma: i solari possono fare malissimo e ottenere l'effetto opposto a quello per cui sono stati studiati. Il problema si pone in modo pressante per i bambini: i solari fanno credere di poter farli stare di più al sole e quindi il rischio di sviluppare patologie cutanee in età adulta aumenta. Non dico di non comprarne più; dico solo che non ci proteggono a sufficienza e che l'unico modo per beneficiare del sole senza subirne gli effetti negativi è stare all'ombra e COPERTI dalle 12 fino alle 16, qualunque sia la nostra età. Per quello che mi riguarda, non comprerò solari che superino il fattore di protezione 20 (abbiamo visto che più alto è inutile se non dannoso) e li userò il meno possibile, tanto mi sono sempre abbronzata in maniera più che sufficiente anche stando sotto l'ombrellone.
Una mia amica mi ha chiesto se non sia meglio usare gli oli. Purtroppo la risposta è no. Quelli naturali non proteggono dai raggi UVA e UVB e irrancidiscono col calore del sole; questo significa distruzione del collagene, potenziale rischio di melanomi e irritazione, macchie e dermatiti. Quelli sintetici sono più stabili ma comunque il problema dei danni causati dal calore resta.
Insomma, ora che sappiamo dobbiamo stare il doppio più attente. Sta per arrivare la stagione del mare e possiamo diventare belle dorate senza dover subire danni a volte irreparabili. Sta a noi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 18 marzo 2012

Ancora bufale cosmetiche

Ciao a tutte! Qualche giorno fa ero in una grande e famosa profumeria e mi è capitato di ascoltare una commessa che spiegava convinta alla povera cliente che è sbagliato usare sempre gli stessi prodotti (in quel caso si trattava di una crema viso) perchè la pelle si "abitua" e poi non funzionano più. Ho ascoltato per un pò pronta ad intervenire a costo di litigare con la suddetta commessa, il cui scopo, neanche troppo recondito, era di rifilare una crema costosissima; fortunatamente la cliente non ci è cascata e la crema è rimasta sullo scaffale.
Ovviamente non può essre in nessun caso vero che la nostra pelle si abitua ad un cosmetico. Nei prodotti attualmente in circolazione, anche nei migliori, gli attivi sono in dosi talmente basse che è un miracolo se la pelle se ne accorge; e questo è tanto più vero per quelli costosi, in cui pochi oli o estratti vegetali sono annegati in un mare di silicone. Se fosse vero che ci abituiamo, allora dovrebbe succedere anche con la frutta, la verdura, qualunque cibo; la pelle è solo l'estensione esterna dei nostri organi.
Se un prodotto non funziona vuol dire che, nonostante sia buono, non è adatto a noi oppure è fatto male. Non siamo tutti uguali e una differenza anche minima del ph della pelle può portare a risultati completamente diversi  nella resa di un cosmetico.
Può però anche succedere che dopo un pò un prodotto che aveva sempre dato buoni risultati non vada più bene. La ragione è se il cosmetico doveva risolvere un determinato problema (capelli secchi, pelle che tira), magari ha fatto il suo dovere e ora la pelle ha esigenze diverse. Una crema grassa va bene per proteggere il viso in inverno ma a nessuno verrebbe in mente di usarla col caldo estivo, no? Dobbiamo imparare ad ascoltare di più il nostro corpo e assecondare i suoi bisogni. Tutto il resto è una balla commerciale creata ad arte per spillarci soldi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 11 marzo 2012

Attenzione: allarme solari

Ciao a tutte! Girellando su alcuni siti medici americani mi sono imbattuta in una notizia abbastanza allarmante che voglio proporvi. Non so quanto sia vera ma vale la pena di rifletterci un pò.
In America stanno molto attenti all'esposizione ai raggi del sole e addirittura i solari sono considerati dispositivi medici, non cosmetici. Vengono usati ormai da abbastanza tempo per effettuare uno studio dei loro effetti, ed è quello che hanno fatto alcuni dermatologi in USA, con risultati sorprendenti.
 I filtri solari possono essere di due tipi:
-chimici. Sono molecole che assorbono i raggi UV e li trasformano in luce e calore. Si è visto che questo processo può danneggiare il DNA delle cellule specie se si applica spesso la crema per prolungare l'esposizione. Inutile ricordare che una delle cause del tumore della pelle è proprio il danneggiamento del DNA.
- fisici. Si usano prevalentemente ossido di zinco e biossido di titanio che vengono usati in forma micronizzata altrimenti la crema lascia una patina bianca e risulta difficile da spalmare. Il risultato è un possibile aumento di allergie e dermatiti.
Capite? Questi dermatologi stanno buttando a mare (in tutti i sensi) anni di raccomandazioni in cui ci hanno convinti ad usare chilate di crema solare, mentre così facevamo del male alla pelle che volevamo proteggere. Secondo questo studio sarebbe meglio non superare il fattore di protezione 20 e in ogni caso meglio coprirsi e coprire i bambini piuttosto che continuare ad usare il solare. Chi sta molto al sole fa invecchiare di più la pelle e la espone a gravi rischi invece di proteggerla e, in ogni caso, meglio evitare le creme che contengono butyl methoxybenzoylmethane, ethylexyl salycilate, benzophenone e avobenzone.
Io non so quanto ci si possa fidare di questi allarmi che vengono d'oltreoceano. Di certo, sono almeno quattro/cinque anni che d'estate sono tormentata dalla dermatite e ora comincio a capire una possibile causa. Io mi copro dopo le undici da anni perchè non mi piace stare al sole per troppo tempo. In ogni caso, la notizia è troppo grave per passare sotto silenzio e credo valga la pena di pensarci bene, la prossima estate, prima di stare al sole in orari pericolosi con la scusa della protezione solare. Ovviamente nessuno darà risalto alla semplice precauzione di coprirsi perchè le vendite dei solari crollerebbero e le industrie cosmetiche non vogliono rinunciare ad una consistente fetta dei loro guadagni, anche a scapito della nostra salute.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 4 marzo 2012

Struccare/pulire il viso in modo alternativo

Ciao a tutte! Una mia amica, insoddisfatta dalla pur ricca offerta di latte detergente, saponi e creme struccanti in commercio, mi ha chiesto se ci sono modi meno "artificiali" di curare la beauty routine del lavaggio quotidiano del viso. In effetti ci sono, e ne parliamo insieme esaminando vantaggi e svantaggi.

- yoghurt. Avete capito bene, quello che mangiate la mattina a colazione. Purchè sia bianco, potete usarlo anche con un dischetto struccante sul viso. I vantaggi sono molti: è acido e quindi rispetta il ph della pelle; contiene fermenti lattici che fanno bene anche per uso esterno perchè smorzano la carica batterica presente sulla pelle specie a fine giornata, quando abbiamo assorbito una bella quantità di schifezze dall'aria delle nostre città; è grasso (quale più, quale meno) e quindi scioglie il trucco senza stressare la pelle. Gli svantaggi sono legati all'odore che lascia che, diciamo la verità, non è il top, ma a cui si può porre rimedio sciacquando il viso (cosa che andrebbe fatta comunque, anche usando latte detergente) e al fatto che non è molto efficace sul trucco waterproof. Ma per il resto è una bomba.

- olio e straccetto di microfibra. L'olio è grasso e quindi va bene per togliere trucco e impurità e nutrire un minimo il viso senza alterarne lo strato di grasso naturale (importantissimo!); lo straccetto in microfibra (quello che usate per la casa, intendiamoci, niente di particolare) bagnato completa la pulizia senza stressare la pelle. Tra i vantaggi non bisogna dimenticare il costo irrisorio dell'operazione; tra gli svantaggi c'è sicuramente da considerare che alcuni oli possono risultare comedogeni, dipende dalla reazione individuale (ma quello di vinaccioli, che vendono al super, è sicuro, come pure quello di mandorla) e che dopo esservi struccate dovete lavare lo straccetto, ogni volta, e col sapone, altrimenti fate peggio.

-le tre biofasi. Sono di gran moda anche se secondo me sono troppo laboriose. Funziona così: prima si passa l'olio sul viso per sciogliere via il trucco e le impurità, poi ci si lava il viso con sapone di Aleppo o di oliva, infine si passa un pò di tonico per rinormalizzare il ph della pelle. Personalmente non l'ho mai provato perchè la mia pelle rifiuta qualunque tipo di sapone, anche il più bio, ma pare faccia miracoli per il viso. Ovviamente i vantaggi sono sia economici che di naturalità del procedimento; gli svantaggi sono legati alla perdita di tempo che, specie di mattina, quando siamo tutte di corsa, possono essere considerevoli.

Questi sono i tre metodi che mi sento di consigliarvi con serenità se volete qualcosa di più naturale del latte detergente che si trova in commercio che, per quanto fatto bene, contiene sempre dei conservanti altrimenti durerebbe pochissimo una volta aperto. Possono anche andare bene in caso di emergenza, of course. Sicuramente piaceranno alla vostra pelle e al portafogli e saprete anche di aver avuto un minore impatto sull'ambiente per farvi belle, il che non è una cosa da sottovalutare.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 26 febbraio 2012

Arricchiamo le creme?

Ciao a tutte! Ho ricevuto più di una richiesta di chiarimenti/suggerimenti sulla possibilità di arricchire le creme che magari si rivelano meno idratanti di quello che ci servirebbe o che speravamo; quindi va fatta un pò di chiarezza.
Molte creme hanno una formula "basica" non particolarmente ricca; ad esempio, la Nivea fluida ha come unico ingrediente idratante la glicerina, che per molti tipi di pelle non è sufficiente. La sua formula, tuttavia, è molto comoda per fare da base all'aggiunta di oli o altri ingredienti che possono farla diventare una delle migliori in commercio, con la soddisfazione di averla trasformata voi secondo le vostre esigenze; praticamente una crema su misura.
Nelle erboristerie e in alcune farmacie ben fornite è possibile comprare estratti vitaminici che possono fare gola; altri sono già presenti nelle nostre case. Ecco cosa sapere, per grandi linee, per non fare inutili pasticci.

- bisogna sempre vedere se l'attivo in questione è idrosolubile o liposolubile, cosa molto importante specie per le vitamine.  Ad esempio, se sono liposolubili è inutile metterle nel tonico viso che è a base acquosa; non si mescoleranno mai. Meglio comprare un tonico migliore, che le contenga già.

- verificate sempre il ph. Alcuni attivi abbassano molto il ph delle creme portandolo a livelli di acidità poco compatibili con la nostra pelle e il rischio irritazione è dietro l'angolo (ricordate la questione dell'aloe?)

- controllate sempre la conservabilità nel tempo dell'attivo che volete aggiungere. Ad esempio, la vitamina C si ossida molto rapidamente all'aria e infatti le creme che dicono di contenerla sono di solito piene di stabilizzanti; il miele è ottimo per noi ma anche per i batteri; gli oli irrancidiscono rapidamente. Il segreto è fare poca quantità per volta, così consumerete la crema arricchita prima che possa degradarsi.

- controllate la quantità di attivo che aggiungete e questo vale specie per gli oli. Se si supera la dose ottimale la crema tenderà a separarsi perchè si crea una soluzione soprasatura tendenzialmente instabile. Io faccio così: in un vasetto da 100 ml metto la crema e aggiungo non più di 10 gocce di olio, pari a circa 1 grammo e mescolo bene. Funziona, garantito.

-attenzione agli estratti vegetali idroalcolici, tipo oli profumati. Vanno usati con molta parsimonia e non dovrebbero mai superare l'1% della quantità di crema a cui vengono aggiunti. Inoltre, non vanno mai aggiunti agli oli o vi ritroverete con un'irritazione da primato.

Tutto chiaro? Sembra difficile ma non lo è. Se ci sono riuscita io! Tenete presente che è anche un buon sistema per risparmiare: una crema base tipo Nivea costa poco, gli oli un pò di più ma insieme sono meglio di qualunque fesseria di presunta alta cosmesi ad un prezzo irrisorio.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 19 febbraio 2012

Idratazione e freddo

Ciao a tutte! Siete surgelate? Spero di no. Certo è che in questi periodi sembra sempre che la pelle non sia mai idratata abbastanza, sia quella del viso che quella del corpo... e dire che ci vestiamo, quindi almeno quella dovrebbe essere protetta! Allora, per rispondere ad una mia amichetta che mi ha chiesto lumi sul perchè, per quanto si spalmi, la sua pelle sembra una grattugia, facciamo un piccolo vademecum per tutte quelle che hanno problemi di pelle veramente secca (le altre leggano comunque, non si sa mai).
Come abbiamo già detto, lo strato superficiale della pelle è formato da cellule dette corneociti che contengono poca acqua e che hanno funzione di difesa degli strati sottostanti. Nelle persone con la pelle molto secca i corneociti sono particolarmente "asciutti" e la crema, anche se spalmata in dosi generose, non riesce ad idratare. Questo accade perchè la crema è formata da una frazione più o meno grassa in acqua; l'acqua gonfia i corneociti e sembra di avere la pelle liscia, poi evapora (mestiere suo) e la pelle torna secca. Non è colpa della crema (sempre che non sia una schifezza, of course); semplicemente, non è il modo di idratare più adatto a voi.
La mia amica ha provato con gli oli, e neanche così è andata bene. Se ci pensate un attimo, è ovvio: nell'olio, qualunque sia, la percentuale di acqua è minima, quindi va bene per ammorbidire ma non per idratare, e sono due cose diverse.
Mettiamocelo bene in testa: l'acqua idrata ma evapora, l'olio ammorbidisce ma non idrata. Quindi nè creme, nè oli, nè burri possono fare al caso vostro.
E allora? Rassegnarsi mai! La soluzione c'è: prendere il meglio da entrambe le sostanze. Dovete imparare a fare un'emulsione di acqua e olio e idratarvi con quella. In questo modo l'acqua avrà modo di idratare e l'olio, mentre ammorbidisce e nutre, impedisce l'evaporazione. Scegliete voi la percentuale di entrambi; dipende dalla vostra pelle. Usate una bottiglia piccola e di vetro scuro (protegge l'olio dall'irrancidimento) e agitatela bene prima di ogni applicazione. Quanto all'olio, va benissimo quello di mandorle ma anche quello d'oliva se non vi da fastidio l'odore. Magari potete correggerlo con qualche goccia di olio essenziale profumato (facendo attenzione ad un'eventuale allergia, mi raccomando). Questa ricetta va bene anche d'estate, quando la pelle di tutti è particolarmente irritata dal sole. Mia nonna usava sempre in questi casi l'emulsione acqua/olio e ha mantenuto una bellissima pelle fino alla fine. E può usarla anche chi non soffre di particolari problemi di secchezza perchè fa bene e basta. Oltre a costare pochissimo! Va bene per la pelle di tutti, anche dei bambini. Praticamente un affarone. E avete la certezza di cosa vi state spalmando.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 12 febbraio 2012

Quando bisogna stare attenti al naturale

Ciao a tutte! recentemente una mia amica ha comprato una crema viso di erboristeria e già alla prima applicazione ha avuto una grossa reazione allergica che l'ha costretta a sospenderne l'uso. Mi ha bonariamente rimproverata perchè non le avevo detto che poteva succedere; con il prodotto che usava prima (ovviamente una schifezza) filava tutto liscio. Ora, a parte che con una miscela di petrolati e siliconi le è andata fin troppo bene che fino ad ora non le si sia rovinata del tutto la pelle, è purtroppo vero che si possono avere allergie e intolleranze individuali ai prodotti naturali esattamente come si possono avere ai cibi, proprio perchè si tratta di sostanze naturali, non mischiate a porcherie sintetiche. E' impossibile sapere prima dell'uso di un prodotto cosa darà fastidio alla nostra pelle, ma c'è qualche regoletta che, se osservata, può già autarci a capire cosa prendere e cosa scartare. Vediamo quali sono:

- come già detto, evitate i prodotti con un INCI (elenco ingredienti) troppo lungo. Più cose ci sono, più significa che hanno usato stabilizzanti e conservanti, tutti nemici potenziali;

- appunto, attente ai conservanti. I peggiori sono il sodium benzoate e il methylisothiazolinone, specie se accoppiati;

- se avete una pelle molto delicata, attente anche all'aloe. Una persona a me molto cara è allergica e il motivo è che il succo di questa pianta è molto acido, quindi se non viene tamponato bene, abbassa troppo il ph della cute che reagisce arrossandosi. Conosco una persona che ha risolto aggiungendo alla crema a base d'aloe un pò di olio di mandorle, così ha gli enormi benefici del nutrimento dell'una con la funzione elasticizzante e antirughe dell'altra (furba!);

- i profumi, molto presenti nelle creme corpo specie di erboristeria. I nomi commerciali sono geraniol, cinnamal, eugenol. Si tratta di alcoli concentrati che possono irritare tantissimo la pelle e che, se proprio devono esserci, meglio che stiano negli ultimi posti dell'INCI;

- oli essenziali. Il principio attivo delle piante è molto concentrato negli oli, quindi, se si è allergici, significa andarsela a cercare alla grande.  I più pericolosi sono quelli acidi (ovviamente), quindi limone, arancio, menta, eucalipto, cannella, ma dipende dalla sensibilità individuale. Vanno usati con attenzione e solo dopo un test di intolleranza cutanea;

- solventi quali il propylene glycol e gli alcoli in generale. Si usano nelle creme per sciogliere il grasso della pelle e far penetrare i prodotti, oltre a dare un senso di freschezza dovuto alla rapida evaporazione della frazione alcolica. Se questi solventi sono in combinazione con qualcuna delle sostanze dette prima, le aiuteranno ad essere assorbite e quindi a scatenare la reazione allergica. Meglio evitare.

Tutto chiaro? Questi sono solo i componenti più "pericolosi" e più diffusi, ma non certo i soli. Tanto per dirne una, le creme siliconiche mi fanno lacrimare all'istante gli occhi come se avessi sbucciato una cipolla. Certo, sarebbe meglio se il mercato dei cosmetici naturali facesse davvero cosmetici naturali, senza tutte queste aggiunte chimiche; ma allora le creme durerebbero poche settimane e i saponi pochi giorni, poi dovreste buttare via tutto. Potrebbero fare confezioni minuscole o monouso; ma significherebbe un sacco di plastica in più in giro. Finchè non si trova un compromesso, insomma, tocca fare un pochino di attenzione e leggere, come sempre, bene l'INCI.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

sabato 4 febbraio 2012

Tre fasi per rovinare la pelle

Ciao a tutte! Da qualche settimana è ricominciata nelle profumerie l'offerta, piuttosto "aggressiva" (commercialmente) di una minitaglia di tre prodotti di una nota casa cosmetica che promette di regalare una pelle "stupenda" in pochi giorni. Io ci sono cascata qualche anno fa con risultati disastrosi e da allora cerco di convincere la gente a ignorare questa marca... ma una mia amica li ha comprati, li ha usati, e si è ritrovata con una bruttissima dermatite che ora sta curando con pomate lenitive all'aloe. Quindi bisogna fare più chiarezza.
I suddetti tre prodotti fanno tre cose: lavano, esfoliano e idratano, e secondo i produttori questa cosa andrebbe fatta due volte al giorno, la mattina prima di truccarsi e uscire e la sera per struccarsi. E già questa è una fesseria colossale perchè un'esfoliazione così aggressiva rovina la pelle e la spinge a produrre molto più sebo per proteggersi, con risultati disastrosi per l'aspetto (formazione di brufoletti e untuosità). Ma le sorprese iniziano leggendo l'etichetta:
- il sapone è fatto con il silicone (ma vi rendete conto?) e i conservanti sono cessori di formaldeide. Così invece di lavare via lo sporco, vi spalmate un bello strato plasticoso che disidrata e assorbite schifezze.
- la lozione esfoliante è solo alcool e coloranti; in alcune formulazioni c'è addirittura acido salicilico. Quindi continuate a irritare la pelle già strapazzata dal sapone.
- la lozione idratante è il festival del petrolato, della paraffina liquida e dei coloranti. Per farla assorbire ci metterete una mezz'oretta e vi sarete solo fatte del male.
Che ve ne pare? Ce ne è abbastanza per scappare a gambe levate? Io penso di si. La mia amica si è ritrovata con la pelle arrossata che bruciava da morire e invece di desistere ha continuato ad usare i tre mini-mostri confortata dal parere dell'"espertissima" commessa che glieli ha rifilati, che diceva che era tutto normale, era la sua pelle che si stava liberando dalle tossine.'Sti cavoli! Finalmente mi ha ascoltato, li ha buttati (non sono riciclabili in alcun modo, anzi, per le schifezze che contengono andrebbero nei rifiuti speciali) e ora sta piano piano normalizzando la situazione. Certo, magari il suo è un caso limite, ma io all'epoca ebbi la stessa reazione  e comunque la composizione di questi prodotti ne sconsiglia caldamente l'uso. Se vi interessa, vi suggerisco un'ottima maschera esfoliante per il viso: mandorle tritate più finemente che potete, unite a tanto latte quanto basta per avere una crema morbida. Spalmate, massaggiate, tenete una decina di minuti e sciacquate con acqua tiepida. Voilà!
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 29 gennaio 2012

Un dolce inganno

Ciao a tutte! Mi è recentemente capitato di leggere un articolo molto interessante sullo zucchero in un forum di  medici e vorrei riproporvi le conclusioni a cui questi cervelloni sono arrivati perchè credo che ci sia da riflettere e non poco.
Lo zucchero viene ottenuto dalla distillazione del succo di barbabietola o di canna, quindi è un prodotto vegetale che, all'origine, contiene minerali e vitamine preziose per la nostra salute. Il problema è che viene raffinato in maniera più o meno spinta e perde tutti i suoi nutrienti per conservare solo il potere dolcificante e questo è un gran peccato. Non c'è molto da fare, ma dobbiamo essere consapevoli che non tutti i tipi di zucchero sono uguali e che in alcuni possono nascondersi insidie. Vediamo meglio di che si tratta.
Lo zucchero bianco è il tipo più comune e più raffinato. I problemi possono venire dal fatto che hanno notato in alcuni zuccheri consistenti tracce delle sostanze chimiche usate per la raffinazione, sostanze che, è inutile dirlo, sono cancerogene. Se volete usarlo, assicuratevi che sia prodotto in Europa, dove i controlli sono molto stringenti; lo so che ci sentiremmo tutti meglio comprando quello equosolidale, ma visti i rischi non mi pare il caso.
Poi c'è lo zucchero grezzo. Può essere più o meno raffinato e quindi conservare in proporzione le sostanze nutritive di cui parlavamo prima. Mantiene il colore dorato della melassa e i nomi commerciali più diffusi sono demerara, golden caster e raw cane. E' il più facile da trovare e quindi richiede doppia attenzione: a volte viene accentuata la colorazione scura con un colorante che si chiama caramello ammoniacale (E 105c) che è super tossico. Così crediamo di farci del bene e invece ci stiamo avvelenando alla grande.
Infine, c'è lo zucchero cosiddetto integrale. I nomi commerciali sono panela e mascavo e lo riconoscete perchè spesso il colore, scuro, non è omogeneo a causa della presenza di granuli di melassa. Questo contiene sicuramente tutte le sostanze nutritive dei vegetali da cui è estratto e si può consumare con serenità. L'unico problema, se così lo vogliamo definire, è che ha un sapore un pò sciropposo, di miele, e, se va bene per il tè o per le tisane, è sicuramente meno indicato per dolcificare il caffè, specie se di tipo aromatico.
Infine, per le fanaticone, c'è lo zucchero d'uva, ottenuto dal mosto, e pieno di antiossidanti e vitamine che, tra l'altro, fanno bene alla pelle perchè contribuiscono alla formazione del collagene (meno rughe con dolcezza! Non è il massimo?); purtroppo non è facile da trovare, a meno di frequentare i negozi di bio molto raffinati e con una buona varietà di prodotti.
Tutto chiaro? Fate attenzione ai nomi commerciali e alle etichette, come sempre. Lo zucchero è un prodotto di larghissimo consumo e se può anche farci del bene (o almeno non farci troppo male) è meglio, no?
Occhio e a presto
La Fragola Matta

sabato 21 gennaio 2012

Ma BB non è un'attrice?

Ciao a tutte! Avete già sentito parlare delle creme BB? Comincia a girare lo spot della solita casa cosmetica che vuole che ci prendiamo cura di noi ma sottovoce che promette meraviglie con una crema che renderebbe la nostra pelle come quella di un bambino. E, come al solito, tocca indagare.
BB significa blemish balm, cioè crema (o balsamo) per le imperfezioni cromatiche della pelle. Dovrebbero essere creme idratanti colorate che sostituiscono il fondotinta garantendo allo stesso tempo nutrimento e protezione.Ora, a parte il fatto che l'Erbolario fa la stessa crema da anni con ingredienti più naturali, una cosa va detta: è impossibile garantire l'effetto seta senza colate di silicone e, perchè la pelle sia uniforme, è necessario avere molte tonalità diverse di colore per venire incontro alle diverse tonalità del derma. E che cosa troviamo in questa crema? Appunto, silicone e coloranti giallastri, anche nella versione per pelli più chiare, ignorando, evidentemente, che per ottenere un finish più uniforme bisognerebbe invece usare pigmenti azzurri o verdi, che contrastano otticamente i rossori e riflettono in modo più uniforme sia la luce naturale che quella artificiale. Inoltre, almeno per quanto riguarda questa marca (ma l'Erbolario, purtroppo, non fa eccezione) ci sono solo tre tonalità e le pelli chiare, come la mia, non possono trovarsi bene. Conosco altre marche non disponibili in Italia che arrivano fino a 14 tonalità; ma in ogni caso sono piene di silicone, non si scappa.
Chi l'ha usata non si è trovato bene ed era ovvio. Le due funzioni insieme non possono funzionare granchè bene perchè per fare un buon idratante e un buon fondotinta c'è bisogno di usare tantissimi ingredienti in dosi quindi da prefisso telefonico e il risultato sarà di avere un idratante "povero" e una copertura delle discromie insufficiente. Come al solito, prevenire è meglio che curare e quindi evitare le macchie: non strizzare i brufoletti, esfoliare con regolarità e prendere il sole con moderazione. Invece di dare soldi a questi scemi, io vi propongo due maschere schiarenti e illuminanti che, se fatte almeno una volata ogni due settimane, vi daranno buoni risultati senza schifezze chimiche.

- schiacciate la polpa di tanti kiwi maturi quanto basta a coprire il viso e lasciatela in posa una ventina di minuti. Sciacquate con acqua tiepida.
- grattugiate una mela farinosa e aggiungete in albume montato a neve. Tenete in posa i soliti venti minuti e togliete con acqua tiepida.

Facili ed economiche. Così si che ci prendiamo cura di noi e possiamo dirlo a voce alta.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 15 gennaio 2012

Arrivano i glicani!!

Ciao a tutte! Oggi parliamo della nuova fesseria che vogliono propinarci come miracolo antirughe: i glicani.
Cosa sono? Niente altro che zuccheri complessi che fanno parte della struttura delle pareti cellulari. Hanno tre funzioni principali:
- deposito di zuccheri più semplici da utilizzare come fonte di energia per il metabolismo cellulare;
- strutturale; le cellule delle piante, essendo composte di cellulosa, sono strapiene di glicani;
- adesione e riconoscimento degli enzimi, che così sono facilitati nella loro funzione di catalizzatori delle reazioni cellulari.
Ora, come tutti gli zuccheri, anche i glicani hanno una certa idrofilia, cioè si legano facilmente all'acqua; questo perchè sulle code delle catene di zuccheri sono sempre presenti ioni negativi che si legano a quelli positivi dell'acqua, che di suo è un composto piuttosto instabile, anche se lo nasconde bene. Ma questo non significa affatto che chi si mette una crema a base di glicani si ritrovi la pelle di un bebè, primo perchè bisognerebbe agire a livello delle pareti cellulari aumentando la quantità di zuccheri presenti, e sappiamo bene che è impossibile cambiare la dotazione decisa dal DNA, e secondo perchè i glicani sono quasi insolubili in acqua (si legano ad essa!) e quindi è necessario "bloccarli" in una soluzione sintetica che non favorisce di certo la loro - presunta - azione antirughe.
Ma tutto questo i signori del mercato non ce lo dicono e, alla ricerca di modi sempre nuovi per turlupinarci, hanno lanciato da poco in Francia (ma state tranquille, arriverà anche da noi) un siero (marca stilista famoso per le borsette e per l'inefficacia costosissima dei suoi prodotti cosmetici) che promette una pelle di quindicenne (senza brufoli, of course). Il prezzo è equivalente ad una spesa di tre settimane in un buon supermercato e sarebbe meglio utilizzarlo per questo scopo. Un buon idratante quotidiano e tanta acqua (bevuta) faranno certo meglio di questa sciocchezza cosmetica. E il portafogli se ne gioverà.
E, per finire, una precisazione a seguito di una richiesta della mia cuginetta che ha comprato una crema viso di erboristeria ed è rimasta delusa dalla presenza di parabeni. Gli odiati parabeni sono conservanti che possono dare reazioni allergiche e che sono sospettati di cancerogenità (non provata da nessuna ricerca però). Sicuramente sono sintetici che più sintetici non si può e potrebbero benissimo essere sostituiti da sostanze più naturali; non viene fatto solo perchè costano pochissimo e sono prodotti industrialmente. Di certo una ditta che fa della naturalità la sua bandiera non dovrebbe usarli; è una grave caduta di stile. Per questo dobbiamo sempre tenere alta la guardia e informarci a 360 gradi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 6 gennaio 2012

Disavventure di fine/inizio anno

Ciao a tutte! Avete avuto dolci o carbone? Sicuramente dolci, siete buone, lo so. Voglio raccontarvi due brutti episodi che mi sono capitati durante le feste e che ci insegnano a non abbassare mai la guardia.
Il mio nuovo albero di Natale è rigorosamente fatto in Cina (e mettiamo la maiuscola solo per rispetto verso la grammatica italiana). Ho cercato un albero che non lo fosse, ma pare sia impossibile da trovare, anche nei negozi di gran lusso (in quelli si paga solo di più la stessa schifezza). Nel giro di 24 ore dal montaggio, le mie gatte hanno iniziato a stare male: vomito continuo, diarrea, addirittura febbre alta. Onestamente all'inizio non pensavo ad un rapporto di causa/effetto; le avevo fatte uscire in terrazza anche se la temperatura non era caldissima e pensavo ad un colpo di freddo. Ma nessun colpo di freddo dura quasi un mese e così, all'improvviso, si è accesa la lampadina: gli ftalati!! Nella plastica cinese la percentuale di ftalati e formaldeide è sempre altissima (anche Striscia la notizia ha fatto un servizio sui giocattoli pericolosi made in China) perchè non esistono controlli di qualità. A noi adulti, che pesiamo molto più di un animale, non fa granchè perchè la concentrazione per chilo di peso è bassissima; ma, evidentemente, per un gatto che pesa pochi chili è già pericolosa abbastanza da provocare sintomi da avvelenamento. A riprova di questo fatto, come ho smontato il maledetto albero le gatte hanno iniziato a stare meglio e si sono riprese del tutto nel giro di 48 ore. Se trovo chi ha prodotto questa porcheria, potete solo immaginare dove glielo metto l'albero di Natale, montato e con le palline. Se l'albero fosse stato in una casa con bambini piccoli, anche loro avrebbero potuto avere seri problemi di salute e questo è inaccettabile. Vi dico solo che li maledico ogni giorno.
E non è finita: volevo fare un regalino di compleanno ad una bimba che mi è cara e, siccome sta crescendo, avevo pensato ad un lucidalabbra che fosse anche protettivo, in vista del vento freddo invernale. Sono andata da Sephora perchè di solito ha confezioni natalizie molto graziose; non ci crederete, ma anche i lucidi sono fatti in Cina. Ovviamente li ho lasciati sullo scaffale. E penso che questa catena di negozi così poco attenta alla salute di chi compra i suoi prodotti non meriti nè i nostri soldi nè la nostra fiducia. Un lucidalabbra per le bambine, ma vi rendete conto? Possono ingerirlo inavvertitamente e che succederebbe allora? Ragazze mie, leggete sempre bene le etichette e, se sono scritte in caratteri invisibili, portatevi una lente di ingrandimento da borsetta. Dobbiamo difenderci e l'unico modo concreto che abbiamo, come consumatori, è lasciargli sul groppone i prodotti scadenti, così forse imparano.
Per finire, una buona notizia: i NAS stanno indagando sui famosi prodotti per la stiratura brasiliana al cacao (ricordate?) così da stabilirne una volta per tutte la tossicità. Ho trovato un sito di parrucchieri che l'hanno dovuto bandire dopo che più di una cliente, in città diverse, ha avuto problemi di irritazione del cuoio capelluto (questi liquidi hanno un ph di 2.8, mentre quello della pelle è 5.5/6.0, fate voi) e addirittura perdita di capelli, mentre tra i parrucchieri stessi sono in aumento le irritazioni alle prime vie respiratorie. Non ha senso dire che se lo producono male non può fare; la legislazione brasiliana è molto più tollerante di quella europea, che è la più restrittiva per quanto riguarda i livelli di tossicità. Se solo fosse applicata sempre e non dopo che ci sono stati danni alla salute!
Occhio (più che mai) e a presto
La Fragola Matta