giovedì 25 novembre 2010

Ecco a voi il sapone

Ciao a tutte! Come promesso, oggi parleremo di sapone, anzi, di saponette, probabilmente il "cosmetico" più diffuso nelle nostre case. Per conoscerlo meglio ho scomodato un paio di medici allergologi e un chimico, ed ecco il risultato della nostra chiacchierata.
Il sapone è composto da una parte grassa, da soda caustica che serve a "saponificare", da sostanze dette "sequestranti" che servono ad impedire che il grasso irrancidisca e da vari eccipienti che servono a dare colore e profumo. Il sapone migliore è quello che col tempo e l'uso non forma fenditure; significa che è ricco di glicerina, sostanza che si forma durante la "cottura" del grasso e che a volte viene tolta per essere usata in altre preparazioni (così le ditte ci guadagnano due volte). Il grasso migliore è quello vegetale che trovate col nome di sodium olivate (olio d'oliva, il top) o cocoate (di cocco) o palmitate (di palma). Personalmente evito quelli che contengono sodium tallowate, che è grasso di bue e non mi piace (molto usato, ahimè). La soda caustica la trovate come sodium hydroxide; non è bella ma ce la teniamo e quando è ben tamponata dal grasso non da problemi. Il sequestrante di solito è il tetrasoduim EDTA, molto diffuso e inquinante; meglio il disodium etidronate o l'acido etidronico.
Se vi propongono il sapone di Aleppo, molto purificante per la pelle, controllate che vi sia il sodium olivate e il laurus nobilis, cioè il lauro; altrimenti è una mezza fregatura.
Discorso a parte merita il Marsiglia liquido. Posto che nella saponetta DEVE esserci il sodium olivate, nel liquido DEVE esserci il potassium olivate emulsionato in acqua e poco altro, magari qualche profumo. Questo, che è il vero Marsiglia, è molto delicato e può essere tranquillamente usato per corpo, mani, viso e addirittura capelli (se non ci sono problemi particolari), anche per i bambini. Il problema è che è un tipo di sapone molto di moda e quindi si moltiplicano i prodotti che si chiamano così pur non avendo molto a che fare col sapone originale. Spesso viene aggiunto il sodium laureth sulfate per fare più schiuma, creando così una miscela che somiglia di più ad un syndet (detergente sintetico) che al Marsiglia. Ricordate sempre che più c'è schiuma, più il detergente è aggressivo.
Tutto chiaro? Leggete l'etichetta e occhio! A presto
La Fragola Matta

domenica 21 novembre 2010

Ad ogni stanza la sua essenza!

"Ogni casa ha un suo odore caratteristico che gli abitanti non avvertono ma che lascia una traccia in chi entra che dispone o indispone l’ospite.Come ci insegna l’aromaterapia, ogni odore ha su di noi un’ influenza a livello energetico, i diversi aromi profumati diffusi nelle stanze in cui viviamo ci permettono di curare i nostri stati d’animo negativi.Molto usati per la loro efficacia sono gli olii essenziali, sono prodotti ottenuti tramite distillazione a vapore delle piante che danno origine ad un prodotto che genera un profumo molto più intenso della materia prima.
Nelle stanze in cui è richiesta concentrazione quali lo studio o l’ufficio sono perfetti il limone, il basilico ed il rosmarino; per la stanza da bagno vanno bene la salvia, l’abete, il pino, che svolgono un’azione detergente.Se si vuole creare in camera da letto un’atmosfera sensuale possono essere impiegate le essenze esotiche di patchouli, sandalo, ylang ylang, se si vuole ottenere un’azione calmante i profumi da preferire sono la camomilla, il finocchio, la lavanda, la maggiorana, la rosa.Per avere una ambiente stimolante in soggiorno vanno bene gli olii essenziali ottenuti da piante aromatiche quali il timo e la menta o il ginepro mentre se ci si vuole rilassare il legno di cedro e di sandalo, il neroli e la maggiorana hanno un effetto antistress.In cucina per togliere l’odore dei cibi vanno bene gli agrumi: arancio, bergamotto, pompelmo e limone.
I metodi più comuni per diffondere aromi in casa sono:

-l’impiego di diffusori a candela, si riempie la parte superiore del diffusore con acqua, si aggiunge qualche goccia di olio essenziale e si accende la candelina sotto al recipiente che ha la funzione di scaldare l’acqua per diffondere l’aroma;

-l’utilizzo di pot-pourri agli olii essenziali, si sistemano in un vaso o in un recipiente aperti di vetro ed hanno anche una funzione decorativa;

-accendere candele profumate che hanno anche il pregio di riscaldare l'atmosfera della casa (si deve fare attenzione alla qualità della candela ed acquistare prodotti con confezioni che riportano l'origine ed i materiali usati in quanto spesso vengono realizzate con lacche e solventi tossici o addirittura con stoppini al piombo, sostanze che sprigionano nell'aria fumi che sono nocivi per la salute);

-accendere bastoncini d’incenso, come per le candele è molto importante fare attenzione alla qualità di ciò che si acquista;

-l’uso di nebulizzatori, vengono utilizzati per caricare l’aria di ioni negativi ma aggiungendo nell’acqua da nebulizzare gli olii essenziali si ottiene un profumo molto intenso e piacevole."
Il link di riferimento è http://www.lacasagiusta.it/

latte e sapone

Ciao a tutte! Faccio una domandina salottiera da domenica pigra: come vi struccate? Qualcuna di voi preferirà il sapone e va benissimo, purchè sia veramente delicato. Il sapone, infatti, è quasi sempre basico e quindi tende a seccare la pelle perchè scioglie il grasso che essa produce per difendersi. Questo comporta maggiore stress per la pelle secca o fragile e un pericoloso effetto rebound per quella grassa: privata del suo strato lipidico, la pelle ne produce di più per compensare e quindi diventa ancora più grassa ed esposta ad acne "di ritorno" dovuta ad irritazione. Quindi occhio!! Prossimamente vi insegnerò qualche trucco per riconoscere un buon sapone.
Altre preferiranno il latte detergente. Meglio, perchè di solito ha una base grassa che non sollecita le ghiandole sebacee. Anche qui, però, c'è qualche insidia da evitare (mai che si possa stare tranquilli...). Alcune case cosmetiche per aumentare la cremosità e la capacità struccante aggiungono emulsionanti e viscosizzanti che sarebbe meglio evitare. Sono principalmente tre: il paraffinum liquidum (o mineral oil), l'isopropyl myristate e l'isopropyl palmitate. Il primo è un derivato del petrolio e credo di aver detto tutto. Scansatelo più che potete, ovunque. Gli altri due sono potenzialmente comedogeni, cioè possono provocare acne in persone predisposte. Più sono all'inizio dell'elenco degli ingredienti, maggiore è la loro quantità, quindi preferite prodotti che non li abbiano o che ne contengano poco (e ce ne sono, tranquille, anche senza spendere una fortuna).
Per chi poi volesse fare da sola e boicottare tutte le marche, ecco due ricettine facili facili suggerite tempo fa da Diego Dalla Palma:
1) tre cucchiai di yoghurt naturale intero, un cucchiaino di olio d'oliva e uno di succo di limone. Si conserva in frigo per un paio di giorni.
2) semplicemente. latte di mandorla. E nutre anche la pelle!!
Buona domenica e a presto
La Fragola Matta

giovedì 18 novembre 2010

Semplici consigli per combattere l'inquinamento elettromagnetico

Vivo in una città dove combattere l'inquinamento diventa ogni giorno più difficile ma, proprio per questo, estremamente urgente. Quello elettromagnetico è la forma più subdola di inquinamento perchè non si vede...ma C'E'! Ho trovato questo sito in cui si danno dei consigli per combatterlo in maniera naturale, almeno nelle nostre case. Il link è:

http://medicinaefitoterapia.noiblogger.com/come-difendersi-dai-campi-elettromagnetici/
"L’inquinamento elettromagnetico costituisce purtroppo una grave minaccia per la salute pubblica. L’energia elettromagnetica può essere generata da due diversi tipi di campi:
- campi a bassa frequenza che sono generati dagli elettrodi, dai trasformatori e dagli elettrodomestici
- campi ad alta frequenza che sono generati dalle onde utilizzate per le trasmissioni radiofoniche e televisive, e quelle emesse dagli apparecchi di telefonia mobile

Tutti gli elettrodomestici ed anche il computer ed il telefonono cellulare, generano campi magnetici. Purtroppo ancora gli scienziati non hanno compreso del tutto gli effetti che questi campihanno sull’organismo dell’uomo, ma comunque già sono noti alcuni degli effetti collaterali tra cui l’invecchiamento precoce, l’anemia, diminuzione della libido, problemi alla vista ecc..
Ma vediamo alcuni accorgimenti da tenere sempre presenti per evitare i danni causati dalle onde elettomagnetiche:
Schermo o monitor: tutti attirano ed emettono onde elettromagnetiche, campi elettrostatici e raggi X, quindi è consigliare stare ad una distanza di almeno 30 cm. I Nuovi modelli risultano essere meno pericolosi poichè sono costruiti in modo da essere già schermati. Quindi riepilogando: tenersi ad una distanza di almeno 30 cm da tutti gli schermi ed interrompere la permanenza davanti allo schermo ogni due ore.
Elettrodomestici: si consiglia di tenerli accesi uno alla volta e per il tempo necessario, quindi evitando di usarne tanti contemporaneamente. Inoltre tenere sempre lontano dal letto le termocoperte, radiosveglie, televisione, stereo, telefonino e computer.
Impianti elettrici: possono essere causa di insonnia, mal di testa e stress. Per evitare o ridurre questi effetti cercare di sfruttare le prese disponibili senza quindi usare prolunghe, prese multiple o derivazioni. Fare attenzione quando si acquista una casa dell’eventuale presenza di linee, cavi o cabine elettriche, antenne fisse per la telefonia cellulare, radar, ripetitori radio-Tv

Come combattere a casa i campi elettromagnetici
Grafite:
è un minerale conosciuto per il suo utilizzo come mina per le matite, meno nota è invece la sua caratteristica principale che è quella dell’alta conducibilità elettrica, infatti proprio per questo motivo la grafite potrebbe essere un valido rimedio, direi quasi un vero e proprio “antidoto”, contro tutti i tipi di radiazioni e di onde elettromagnetiche.
Tillandsia: è una pianta antiradiazioni. Poichè essa cresce spontaneamente e molto rapidamente accanto ai pali della luce ed in prossimità dei cavi telefonici, si attribuisce alla tillandsia la capacità di assorbire i campi elettromagnetici e quindi di proteggere l’organismo da tali onde.
Pietre protettive: tra le pietre sono da menzionare quelle appartenenti alla famiglia dei quarzi e cioè il quarzo rosa, il cristallo di rocca e l’ametista, e le tormaline. Posizionare la pietra prescelta sopra o davanti allo schermo, ogni due o tre giorni scaricare la pietra dall’elettricità accumulata, lavandola sotto acqua corrente, oppure meglio, lasciandola immersa in acqua e sale per qualche ora."
P.S. La Tillandsia è la pianta della foto!

mercoledì 17 novembre 2010

Le contraddizioni del bene

Ciao a tutti e ben ritrovati! Avete letto della decrescita felice? E che ne pensate? Forse è davvero l'unico modo che abbiamo per non distruggere definitivamente l'ambiente che ci circonda e per ripensare al nostro - attualmente insensato - stile di vita. Un'amica di mia cugina, ad esempio, ha comprato quanto occorre per trasformare i rifiuti umidi in compost e, con una minima spesa per l'attrezzatura (vasi, terreno, semi, ecc. ), ora coltiva sul balcone parte della verdura che consuma. Non raggiungerà mai, probabilmente, l'autosufficienza, ma è qualcosa. Conosco tantissime persone che in casa producono yoghurt e kefir e io stessa faccio da tempo il mio pane, per giunta senza macchina; la mia cucina è talmente piccola che se entra lei, esco io!
Naturalmente, esistono prodotti che è necessario comprare, e allora dobbiamo stare attenti a ridurre al minimo gli impatti. Vi propongo tre semplici regolette.
Regola numero uno, e più ovvia, è badare all'etichetta. Guardiamo la provenienza: più vicino è, meglio è. A me piacciono tanto i negozi in cui si vendono prodotti equi e solidali, ma se vengono dall'altra parte del mondo (Sud America, Asia...) per arrivare da noi hanno computo un viaggio ad altissimo impatto ambientale. Non comprarli, allora? No, piuttosto pensare, riflettere e decidere avendo gli strumenti per valutare pro e contro.
Regola numero due: preferire le confezioni grandi (che di solito sono pure più economiche). Tanto per fare un esempio, due buste di pasta da mezzo chilo hanno un impatto maggiore di una da un chilo sia in fase di produzione dell'involucro di plastica che di riciclo.
Regola numero tre, e si torna all'etichetta: preferire prodotti che hanno pochi ingredienti, e questo vale per ogni prodotto. Significa innanzitutto che sono più salutari (semplice non vuol dire povero, anzi) e poi che la loro produzione ha avuto un minore impatto.
Se già mettete in pratica questi elementari suggerimenti, bravissime, fateci sapere come va. Se non lo avete ancora fatto, provateci; anche uno solo di questi aiuta voi e il mondo. A presto! :)

martedì 16 novembre 2010

DECRESCITA FELICE: quando l'eccesso costa fatica!

Quando un mio collega qualche tempo fa mi ha parlato di 'decrescita felice' io l'ho subito etichettato come l'ennesima bufalata new age... HO SBAGLIATO! In realtà condivido molto quest'idea dell'autosufficienza come strategia di risparmio energetico. Per capirne un pò di più, ecco cosa scrive Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_la_decrescita_felice
'Il Movimento per la decrescita felice è un movimento italiano nato e cresciuto informalmente dall'inizio degli anni 2000 sui temi della demitizzazione dello sviluppo fine a se stesso, e successivamente sfociato in un'associazione fondata da Maurizio Pallante, esperto di risparmio energetico. Il movimento, chiaramente ispirato alla decrescita teorizzata da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, ed in linea con il pensiero di Serge Latouche, parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita.
Nell'ottica di un indirizzo più autarchico della società, dove l'autosufficienza e quindi l'autoproduzione giochino un forte ruolo, il manifesto del movimento esemplifica come un normale prodotto alimentare commerciale coinvolga un giro sproporzionato di risorse, che vanno ad incidere non solo sullo stesso prodotto finale, e sul suo prezzo al consumo, ma ancora di più sull'intero sistema. Si fa il paragone, appunto come esempio, tra un vasetto di yogurt autoprodotto, al prezzo del solo latte, ed uno di produzione industriale. Si conteggia il costo di produzione, trasporto e smaltimento finale di contenuto, contenitore ed imballaggi, ed i costi ecologici e sociali indotti, dal consumo di carburante, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti agli aspetti sanitari ed ambientali derivati, considerando tutte le ricadute economiche collaterali.
I sostenitori del MDF ritengono che vi siano casi piuttosto frequenti in cui attraverso processi di autoconsumo, di risparmio energetico e di relazioni di scambio che non transitino necessariamente per il mercato, si verifichi un incremento della qualità della vita materiale associata ad una diminuzione del PIL. Viene auspicato quindi l'aumento del benessere riducendo il PIL tramite autosufficienza e produzione in proprio. Un esempio classico in seno alle scienze economiche è quello paradigmatico dell'economia contadina.'
Questo è il link ufficiale del Movimento per la Decrescita Felice:
http://new.decrescitafelice.it/

domenica 14 novembre 2010

Buona domenica!

Buongiorno a tutte! Mi auguro che abbiate riposato (distende le rughe a costo zero...) e che vistiate godendo la domenica. Stamattina, appena alzata, mi sono dedicata ad un pò di coccole per la pelle; mi andava uno scrub lisciante da fare sotto la doccia calda, così da aprire i pori, ma poi mi sono resa conto di non avere alcun prodotto per "scrubbare" (tipico...). Allora mi sono ricordata di un trucco che mi insegnò tempo fa un'estetista, e che condivido volentieri. Basta unire a una giusta quantità di latte detergente o di yoghurt un pò di zucchero finissimo, tipo zefiro, o, per chi è una cuoca e ne ha, farina di semola grossa. Io non ne avevo e mi sono accontentata dello zucchero. Movimenti leggeri sempre risalendo verso il cuore per stimolare in microcircolo e una pelle bellissima!! Altro che farsi turlupinare dalle offerte in giro! Provate e mi direte. Buona giornata e a presto ;)
la fragola matta

sabato 13 novembre 2010

Ciao e benvenuto a chiunque venga a trovarci! Siamo due amiche curiose che non si accontentano della superficie delle cose e che vogliono vederci più chiaro in quello che usiamo ogni giorno e che viene a contatto con la nostra pelle. In questo blog troverete il risultato delle nostre - a volte tragicomiche - esperienze e, nella consapevolezza di stare continuamente imparando, tutto quello che abbiamo studiato e appreso, per darvi la possibilità di scegliere con serenità e consapevolezza. Terremo sempre un occhio al portafogli e uno alla composizione dei prodotti, ma risponderemo anche, per quanto possibile, ai vostri dubbi su cosmesi o altro; quindi, se avete qualche richiesta, fatevi avanti  e ne parleremo insieme. Siete tutte invitate a sedervi su un soffice sofa, sorseggiando una tisana, un the o una cioccolata, e a chiacchierare di ciò che vi fa stare bene, sia esso una crema profumata o un colore che vi rilassa. Vi aspettiamo con piacere. A presto!!