mercoledì 27 giugno 2012

Il (finto) miracolo delle ascelle profumose

Ciao a tutte! Col caldo, si sa, deodorarsi diventa un must ma non sempre i prodotti sul mercato fanno il loro dovere; ecco quindi spuntare come funghi soluzioni apparentemente miracolose che promettono ascelle a prova di annusata in qualunque momento della giornata. Nel caso in questione, si tratta di una marca piuttosto famosa che dice di aver trovato una formula che trasforma addirittura il sudore in profumo. Tocca vederci chiaro.
Innanzitutto: se vi state chiedendo se sia davvero possibile, rispondo subito di no. La molecola che dovrebbe operare il miracolo appartiene alla famiglia delle ciclodestrine, zuccheri a forma di anello con una parte esterna idrofila e una interna idrofoba. Questo le rende atte a trattenere l'acqua e quindi ad essere solubili. Per questo motivo sono state ampiamente usate nella preparazione di medicinali e solo recentemente si è  notato che, spruzzate sui TESSUTI riescono a intrappolare le molecole responsabili dei cattivi odori se hanno base acquosa impedendone l'evaporazione e quindi la percezione. Tutto qui. Non possono in nessun caso trasformarli in profumo, non c'è alcun modo di farlo. La trovata commerciale è geniale dal punto di vista del marketing, ma non è vera.
Tra l'altro, sulla pelle le cose cambiano parecchio. La nostra pelle è un tessuto particolare, vivente, che cambia continuamente le sue condizioni nell'arco della giornata. Ammesso che questi zuccheri riescano a inglobare il cattivo odore, bisognerebbe poi spruzzarli di continuo se si suda tanto e l'applicazione mattutina potrebbe non bastare; chiaro che questa soluzione è impraticabile. Il cattivo odore del sudore è dovuto alla presenza di batteri presenti sulla pelle, batteri che ci proteggono dalle aggressioni di agenti potenzialmente pericolosi; essi degradano il sudore e il prodotto finale è, diciamolo senza mezze misure, una certa puzzetta. Il modo migliore per tenerla a bada è un'ottima igiene quotidiana senza prodotti aggressivi, la depilazione (anche col rasoio, niente di traumatico) e un deodorante delicato che non alteri il ph "sballando" i batteri. Altro purtroppo non si può fare e se l'odore personale risulta comunque forte è perchè la pelle magari è un pò più acida e tocca tenersela e imparare a conviverci ala meglio. Non ci sono ricette miracolose, non fatevi ingannare dall'ennesima sciocca pubblicità.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

giovedì 14 giugno 2012

Ancora notizie sul sole

Ciao a tutte! Proprio oggi ho sentito di due notizie molto interessanti e ve le propongo per una riflessione.
Notizia numero 1: a quanto pare, gli autoabbronzanti possono essere molto nocivi per la salute, e questo a causa proprio della molecola che fa colorare la pelle, il diidrossiacetone. Ora, che l'acetone in tutti i suoi composti faccia male, non c'era certo bisogno che ce lo dicessero ben 10 università americane. E' un prodotto di scarto del nostro metabolismo che viene naturalmente eliminato con l'urina e, quando non succede, si sta piuttosto male e tocca curarsi. Ma a questo punto io faccio due obiezioni:
- obiezione 1: un buon autoabbronzante dura almeno 3 settimane, quindi la quantità assorbita non è esagerata. Mi sembra assurdo fare un tale casino per questo e non pensare a quanto acetone assorbono le nostre unghie quando cambiamo lo smalto, cosa che avviene molto più frequentemente.
obiezione 2: perchè invece non viene detto niente sulla pericolosità della paraffina liquida che è in moltissime creme di uso quotidiano e in un famoso olio per bambini, e che è riconosciutamente cancerogena essendo un derivato del petrolio? O sulla pericolosità del trucco minerale che viene respirato o sul biossido di titanio (metallo pesante, terribile) presente in tutte le creme solari? Il 90% dei cosmetici in commercio è un attentato alla salute e ben venga l'allarmismo, ma allora facciamolo per bene, a 360 gradi e vivremo tutti meglio.
Notizia numero 2: arrivano novità dalla Food and Drug Administration che prima o poi devono essere adottate anche in Europa. In America le creme solari devono adeguarsi allo standard "broad spectrum", il che significa che il grado di protezione dai raggi UVA (che creano rughe e tumori) e dagli UVB (che provocano scottature) deve essere pari. In Europa vale ancora il rapporto 1:3, il che significa, per esempio, che a una protezione 15 dagli UVB corrisponde un solo 5 dagli UVA. Ci si potrebbe chiedere: ma possono farlo, visti i rischi connessi a 'sti maledetti UVA? Risposta: certo che si, se la cavano scrivendo sui flaconi che esporsi al sole provoca il cancro e si sentono la coscienza a posto. Così possono evitare per un altro anno di rivedere la catena di produzione e continuare a fare soldi (letteralmente) sulla nostra pelle.
Non so cosa dirvi per proteggervi al meglio. Sapete come la penso: è inutile comprare creme che superano il fattore di protezione 20/25 e l'unica è non esporsi nelle ore più pericolose, coprendosi con tessuti leggeri per mettere una barriera fisica (la più efficace) tra noi e il sole. Per quello che mi riguarda, io meno sole vedo e meglio sto, non amo le abbronzature "selvagge" e penso che una leggera tinta dorata sia il migliore regalo che possiamo fare alla nostra salute presente e futura.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 6 giugno 2012

Vi piacciono gli autoabbronzanti?

Ciao a tutte! State andando al mare? Siete già abbronzate? Per le più modaiole di voi, sappiate che la tendenza di quest'anno è per una abbronzatura appena dorata, niente di eccessivo che ormai fa contadino ed è sintomo di scarsa attenzione verso la propria salute. Per chi volesse un'alternativa al bianco-mozzarellina delle nostre città senza andare al mare, ci sono sempre le creme autoabbronzanti. E vediamo cosa sono.
Questi prodotti contengono una sostanza che colora gradualmente la pelle senza attivare però la melanina e quindi senza fornire una protezione ovemai ci si mettesse al sole. Ecco perchè è in ogni caso necessario usare protezioni solari come se si fosse bianche! Per usare al meglio gli autoabbronzanti è necessaria una procedura precisa, così da non trovarsi con un colorito poco uniforme o con antiestetiche macchie. E vediamo come funziona:
- innanzitutto, esfoliare bene specie gomiti e ginocchia. Evitate gli esfolianti oleosi perchè possono interagire con l'autoabbronzante e vanificare tutto. Lo scopo è di rendere la pelle molto liscia, in modo da permettere all'autoabbronzante di essere efficace.
- applicare il prodotto. Usate dei guanti perchè le mani possono rimanere macchiate e iniziate sempre dai piedi risalendo verso il collo. Le formule in commercio sono molte; io trovo particolarmente comode quelle in mousse. Poi aspettate che si asciughi bene prima di rivestirvi (niente fretta, mi raccomando!) e, se proprio volete accelerare un po' le cose, usate il phon a calore moderato.
- idratate!! Più la pelle è idratata, più a lungo reggerà l'effetto dell'autoabbronzante e avrà un aspetto sano. Se poi volete davvero esagerare, usate un olio o una crema con particelle luminose e sembrerete delle dee.
Non dimenticate collo e viso; valgono le stesse precauzioni usate per il corpo, ma non gli stessi prodotti perchè la pelle del viso è molto più sottile e delicata. Due regole fondamentali: non idratare prima di mettere l'autoabbronzante perchè può diluire il colore e non usare creme che contengono retinolo o alfaidrossiacidi perchè interferiscono con i pigmenti. Iniziate dal centro del viso e del collo e proseguite verso l'esterno.
Esistono poi le creme idratanti autoabbronzanti che scuriscono molto più gradatamente. Io le ho usate molto l'anno scorso e devo dire che ho ottenuto un discreto risultato. Certo, il colore è molto più tenue, ma per i miei standard poteva andare e mi sento di consigliarvelo spassionatamente. Ci sono versioni sia viso che corpo a prezzi più che ragionevoli ed è una buona spesa per questo periodo. E non dimentichiamo il make-up! Ottime le terre in colori dorati da applicare sulle guance, i lati del naso, palpebre e collo. scegliete sempre prodotti privi si siliconi perchè col caldo impediscono alla pelle di respirare e possono facilitare la formazione di piccoli brufoletti. Poche, semplici regole e non potete sbagliare, sarete le più belle.
Occhio e a presto
La Fragola Matta