giovedì 30 dicembre 2010

Anti age (vero e falso)

Ciao  tutte! Come è andato Natale? Bei regali? Forse qualcuna di voi ha avuto in dono cosmetici cosiddetti anti età e allora, vista la loro diffusione, proviamo a fare un pò di chiarezza in merito.
L'invecchiamento è dovuto ad un insieme di cause principalmente di natura genetica, cioè legate al nostro DNA, poi allo stile di vita (fumo, stress, etc.) e, solo alla fine, ai cosmetici che usiamo. In pratica, quello che conta davvero è il nostro metabolismo cellulare: più è lento, minore sarà la produzione di materiali di scarto e quindi minore l'invecchiamento. Per rallentare i processi degenerativi occorre quindi agire molto in profondità sul metabolismo cellulare e in particolare, come mi ha spiegato il mio solito amico chimico, sui mitocondri, che sono la "centrale elettrica" delle cellule: producono energia e di conseguenza decidono il metabolismo. Se lavorano bene, l'invecchiamento è più rapido, facciamocene una ragione.
Premesso questo, è veramente difficile che una crema possa agire così in profondità. Se fosse vero, avremmo la chiave per guarire ben altre patologie che una banale ruga. Se la crema riesce a superare la barriera lipidica difensiva della pelle - si spera senza siliconi - potrà al più veicolare idratanti, qualche molecola che aiuta a contrastare le sostanze di scarto, ma non potrà di certo cambiare il metabolismo cellulare che è stabilito alla nascita per ognuno di noi. Men che meno potrà farlo un latte detergente, che resta a contatto con la pelle per pochi minuti; fa rallentare l'invecchiamento solo di chi lo produce, che si fa ricco e felice sulla nostra ingenuità (e la felicità è un ottimo anti age).
Possiamo però agire dall'interno, cioè nutrendoci meglio e assumendo sostanze che rallentano il metabolismo cellulare e contrastano le sostanze di scarto. Sicuramente molto fanno le vitamine (senza strafare, che poi diventano tossiche) e il the verde, ma una delle molecole migliori è il resveratrolo , che si trova in buona quantità nell'uva e nel vino rosso. Se trovate creme che la contengono, prendetele; sia pure con tutti i limiti di cui sopra, è sicuramente indice di qualità del prodotto. Al contrario, il mio amico mi ha spiegato che il tanto decantato coenzima Q10 fa molto accelerare il metabolismo cellulare quindi, paradossalmente, non ci aiuta per niente. Oltretutto è di colore giallo carico e invece le creme che dicono di contenerlo sono di solito belle bianche... signori produttori, cosa dovremmo dedurne? Assumerlo in altra forma (come additivo di cibi, ad esempio) non pare una buona idea, visto che esistono sostanze migliori per non invecchiare. Insomma, una gagliarda trovata commerciale in cui noi caschiamo beatamente. Oddio, forse qualcuna di voi ora non più. Mi fido del vostro senso critico.  ;)
Buon anno, occhio e a presto
La Fragola Matta

venerdì 17 dicembre 2010

A Natale siamo tutti più buoni...

Ciao a tutte!! Oggi voglio proporvi un esempio di bagnoschiuma fatto come si deve. E' delicato, non ci sono ingredienti superflui, fa egregiamente il suo dovere e, per esperienza personale, si può usare anche per i capelli. Non posso fare nomi, ma è un prodotto di grande distribuzione di una marca notissima che ho pagato la folle cifra di 2,90 euro per  ben 750 ml di prodotto. Analizziamo la composizione così vi renderete conto di come dovrebbero sempre essere i cosmetici di uso quotidiano. Poi magari lo riconoscerete sullo scaffale... e arraffatelo, ve lo consiglio!

Sodium laureth sulfate, glyceryn, cocamidopropyl betaine: è la base lavante di qualunque prodotto destinato a corpo e capelli. Qui c'è in più la glicerina che assicura idratazione ed equilibrio del sapone (sono stati bravi, non l'hanno tolta durante il processo di saponificazione... ricordate?)

Coco-glucoside: tensioattivo delicatissimo. Non a caso stiamo parlando di un prodotto per bambini.

Parfum: un poco ci vuole. Ma da problemi solo a chi è veramente allergico di brutto.

Glyceryl oleate: emolliente delicatissimo.

Sodium chloride: viscosizzante delicatissimo. Serve a rendere il prodotto piacevole da usare.

Sodium lactate e lactic acid: umettanti delicatissimi. Idratano da matti anche i capelli.

Polyquaternium -7: è l'unica pecca che riesco a trovare. E' un antistatico molto usato, gli shampoo ne sono pieni. Pazienza, sta abbastanza in basso nell'INCI da non fare danno.

Capryl glycol: emolliente. Forse potevano farne a meno, visto che già ce ne erano, ma vale quanto appena detto: non fa danno.

Zinc sulfate: antibatterico delicatissimo.

Sodium benzoate: preservante delicato, finalmente qualcuno che usa questo componente invece dei deprecati cessori di formaldeide.

Come vedete, non ci sono ingredienti di cui avere paura. Io lo sto usando con grande soddisfazione e non ho intenzione di mollarlo. Salvi pelle, capelli e portafoglio! A presto
La Fragola Matta

mercoledì 8 dicembre 2010

Cessori di formaldeide... ancora!

Ciao a tutte! Ebbene si, siamo costretti a tornare sulla questione cessori di formaldeide perchè purtroppo si annidano anche nei nostri cosmetici, a nostra insaputa. Si tratta di conservanti che possono rilasciare formaldeide che, siamo chiari una volta per tutte, è un composto cancerogeno. Si può sorvolare sul paraffinum liquidum e sul silicone; sono indici di "povertà" di un prodotto ma allo stato attuale non risultano nocivi per la salute al di la di effetti topici e di allergie. Qui invece siamo in presenza di una sostanza attiva pericolosissima sia per contatto che per inalazione; e il bello è che è consentita dalla U.E. (ne ingarrassero una) purchè sotto certi limiti (molto meno dello 0%), altrimenti il prodotto deve recare la dicitura "contiene formaldeide" ed è da evitare completamente.
I nomi chimici con cui li trovate nell'INCI sono imidazolidynil urea, DMDM hydantoine e sodium hydroximethylglycinate. Quest'ultimo è il più pericoloso, mentre il DMDM hydantoine è quello che ne rilascia di meno. Bene, direte, allora con questo possiamo stare più tranquilli. E invece no, perchè visto che il loro scopo è conservare, se ne mette di più e non abbiamo risolto niente. Capito i furbi?
Scansarli è veramente difficile. Sono diffusissimi, specie nelle creme sia per il viso che per il corpo e purtroppo vengono usati anche da note marche di erboristeria (con mia somma delusione; invece c'è una famosissima crema fluida di una marca di grande distribuzione che ne è totalmente priva). Pazienza per i prodotti a risciacquo; stanno poco a contatto con la pelle. Ma quelli che spalmiamo vengono assorbiti e proprio non va, specie considerando che le alte temperature aiutano la cessione e la pelle, già calda di suo, viene riscaldata dal massaggio... Esistono conservanti più sani, ma chissà perchè non vengono usati. Dove abbondano di più è nei prodotti per unghie, sia smalti che indurenti, e alcune marche contengono addirittura formaldeide perchè le unghie non sono considerate cute (mah).
Occhio quindi, e a presto!!
La Fragola Matta

mercoledì 1 dicembre 2010

Ma voi vi "siliconate"?

Ciao a tutte! Oggi parliamo di un ingrediente dei cosmetici molto diffuso che ha qualche pregio e tanti difetti: il silicone.
Chimicamente il silicone è un derivato dal silicio a struttura reticolare che rende i prodotti "morbidi" e scorrevoli e che trovate con nomi commerciali che finiscono in -sano, -xane, -one, ad esempio: dimethicone, cyclomethicone, cyclopentasiloxane (mamma mia...) e loro composti. Andiamo a scovarli nei nostri beauty case.
Shampoo e balsamo: li rendono più cremosi e, in grande quantità, hanno un buon effetto lisciante e volumizzante perchè formano una guaina intorno al fusto del capello che lo fa sembrare più corposo. Sembra bello ma c'è il rovescio della medaglia: i capelli si sporcano più in fretta perché il silicone trattiene lo sporco e inoltre lascia residui sulla pelle all'attaccatura del bulbo. Alla lunga, e in casi limite, questo potrebbe compromettere una crescita sana dei capelli perché la cute non riceve abbastanza ossigeno. Per fortuna non è un danno permanente: basta usare uno shampoo senza siliconi e, nel giro di massimo un mesetto (la pelle compie un ciclo completo di rinnovamento in circa 28 giorni), la situazione si sarà normalizzata. Chi ha i capelli grassi dovrebbe evitarli come la peste; non faranno che peggiorare la situazione. Chi ha i capelli secchi, tuttavia, potrebbe trarne giovamento in termini di pettinabilità; è una scelta individuale.
Docciaschiuma: quasi assente. Vale quello che abbiamo detto per lo shampoo.
Creme viso e corpo: qui abbondano e spesso sono molto in alto nell'INCI.; questo significa che ce ne è una grande quantità. Una crema, infatti è un'emulsione in acqua, che in percentuale ne costituisce quasi la metà. Un silicone al secondo o al terzo posto può significare che il suo "peso" è pari a circa il 10 - 15%, un pò troppo, direi. Rende la crema molto piacevole da spalmare e potrà far sentire la pelle come seta; ma ha un effetto occlusivo sui pori e può dare una sensazione di "patina". Poichè hanno un certo potere solvente sui grassi della pelle, il che li rende ideali per veicolare più in profondità i principi attivi, a lungo andare può seccare la pelle e far dilatare i pori. La pelle grassa diventerà più reattiva e quindi più grassa (ricordate l'effetto rebound? Quello) e la pelle secca può avere reazioni di desquamazione (casi limite, certo, ma dovete saperlo). Quando poi le creme sono povere di sostanze attive, l'effetto è tremendamente simile a quello del saratoga: strato isolante che mantiene l'acqua della pelle solo momentaneamente perchè alla lunga si avrà l'effetto opposto e nessun miglioramento. L'etichetta vi parla: ascoltatela e non avrete problemi.
Make up: qui possiamo essere più indulgenti. I siliconi sono molto presenti nei fondotinta, nei primer e in tutti i prodotti che si spalmano (fard, ombretti cremosi, rossetti, etc.). Senza sarebbe difficilissimo stenderli e quindi la scelta è vostra: prodotti più difficili da usare ma più "sani" o prodotti dalla texture più gradevole ma "siliconati". Se siete allergiche, evitateli, possono dare reazioni poco piacevoli; sennò, tenete conto che stanno su piccole porzioni di pelle e che, specie nel caso del fondotinta, sul viso ci sarà sempre della crema idratante che fa barriera e quindi i danni sono limitati.
Occhio e a presto!
La Fragola Matta

Voglio una casa SANA!

Anch'io vorrei una casa sana! Ed ho scoperto che questa richiesta, pur essendo legittima non è facile da realizzare, purtroppo... Le nostre case sono letteralmente PIENE di sostanze e materiali potenzialmente dannosi per la salute. Sul sito www.archibio.com ho trovato un utile elenco di tali materiali e sostanze ed ho pensato di condividerlo con voi:

'Onde elettromagnetiche.
Vengono emesse dagli oggetti, anche spenti (ma con la spina inserita nella presa), che utilizzano energia elettrica o onde radio: microonde, lampade, computer, antenne, televisori, cellulari e cordless, boiler. Non provocano danni acuti ma si stanno ancora verificando quelli a lungo termine, come rischio di sterilità maschile e cataratta, leucemie, Alzheimer, tumori celebrali e al seno. Recentemente è stata descritta una sindrome di ipersensibilità elettrica che porterebbe mal di testa, insonnia e alti malesseri.
Precauzioni.
Spegnere tutto (dal pulsante centrale ) prima di andare a dormire. Stare almeno a 2/3 metri dagli elettrodomestici in funzione. Tenere il cordless sulla base, evitare radiosveglie e trasformatori vicino al letto.

Formaldeide
Dall’odore acre, si trova in adesivi, vernici, resine, materiali come pannelli di legno truciolato, carte, moquette, rivestimenti plastici ma anche in alcuni disinfettanti, deodoranti, detergenti e cosmetici. E’ irritante per le mucose e potenzialmente cancerogena.
Precauzioni.
Scegliere arredi a basso contenuto di formaldeide (certificazione E1). Ventilare spesso i locali, specie durante e dopo le pulizie e operazioni di manutenzione e in caso di acquisto di nuovi mobili.

Biocidi
Sostanze chimiche usate per proteggere il legno da tarli. Tra queste c’è il pentaclorofenolo, vecchio biocida caratterizzato dall’alta persistenza nell’ambiente, usato per legno e tessuti come antimuffa dall’industria conciaria e di cellulosa, carta e vernici. Possono causare infiammazioni di cute e mucose ed esporre al rischio di malattie degenerative.
Precauzioni
Usare arredi con lavorazioni bioecompatibili (elenco produttori su Guida Pratica all’ecologico Tutto Bio, eco-editoria distilleria)

Polvere e particelle
La polvere domestica è costituita da pulviscolo atmosferico e dai residui della combustione di sigarette, camini e fiamme libere, pollini, muffe, microrganismi, residui organici umani ed animali (peli, capelli e squame della pelle). Può provocare infiammazioni e allergie a vie respiratorie e pelle. La situazione peggiora in presenza di aria secca (da riscaldamento) che asciuga la mucosa del naso, impedendola di fare da filtro.
Precauzioni
Installare un piccolo depuratore e un umidificatore: il primo filtra e “pulisce” l’aria, il secondo impedisce che l’umidità scenda sotto il 40%. Ideali depuratori e umidificatori naturali, come piante e fontanelle.

Acari
Gli acari dermatofagoidi (cioè che si cibano dei residui della nostra pelle) sono microrganismi che formano colonie ovunque ci sia presenza di polvere e di residui biologici. In particolare, si annidano in materassi, lenzuola, tappeti, coperte, nella cuccia del cane e così via. I loro escrementi, se inalati, possono creare fenomeni allergici.
Precauzioni
Evitare la moquette, utilizzare rivestimenti ceramici per i solai e intonaci in calce naturale che “disinfetta” le pareti. Indispensabile, poi, curare la pulizia dei locali ed esporre spesso le lenzuola al sole. Quanto ai materassi, è sufficiente esporli in pieno sole 2 volte all’anno.

Germi e batteri
La Candida albicans, il Trichomonas, lo Staphilococcus aureus e la Legionella proliferano in ambienti umidi come nelle vasche per la deumificazione in dotazione agli impianti dell’aria condizionata che, in mancanza di costante manutenzione, favoriscono la moltiplicazione di microrganismi. Il flusso dell’aerazione li diffonde ovunque all’interno dell’abitazione.
Precauzioni
Evitare i prodotti di cui non è verificabile la composizione e sostituirli con quelli naturali. Ventilare sempre i locali e in particolare dove si resta più a lungo. Se utilizzate umidificatori o fontanelle accertatevi che abbiano la componentistica in puro rame: eviterete la proliferazione della Legionella.

Fumo di tabacco
E’ una fonte inquinante molto pericolosa negli spazi chiusi per la sua ricchezza di componenti tossici ritenuti irritanti, tossici, cancerogeni o mutogeni come gas, composti organici e particelle: monossido di carbonio, nicotina, propano, formaldeide, acroleina, acido cianidrico, metilgliossale, acetaldeide, propanaldeide, acetonitile, ammoniaca, anilina, piridina, nitrosodimentilammina, nitosoanatabina, toluolo, benzopirene, crinolina.
Precauzioni
Persiste in sospensione nell’ambiente per diversi giorni. Per disperderlo occorre una ventilazione energetica e la pulizia regolare dei portacenere. Alcune piante riescono ad assorbirne buona parte e contemporaneamente umidificando l’ambiente: il Ficus beniamina e la Dracena marginata. Più ce ne sono e più si mantiene salubre l’aria.
Idrocarburi aromatici

I più pericolosi sono lo stirene e il benzene, contenuti in alcuni tipi di collanti usati per la moquette e negli isolanti utilizzati per le tubature. Provocano irritazioni agli occhi, al naso e alla bocca, mal di testa, nausea e, a lungo termine, possono anche arrecare danni al sistema nervoso. Il benzene proveniente dall’esterno (smog) viene trattenuto nei rivestimenti, nella carta da parati e nella moquette, che lo assorbono e lo rilasciano gradualmente all’interno.
Precauzioni
Evitare di utilizzare vernici di origine petrolchimica per gli infissi e le pareti utilizzando al loro posto vernici a base di resine vegetali.

Materiali radioattivi
La radioattività interna deriva dal gas radon emesso dal suolo, da alcuni tipi di rocce e materiali da rivestimento (basaltico, granito di Svezia Balmoral Rosso, Granito indiano Rosso Assen). In italia, le zone a maggiore concentrazione di materiali radioattivi sono nella fascia alpina di Piemonte, Lombardia e Trentino; nel litorale fra Toscana e Campania, in Calabria e in Sradegna. Il radon, potenzialmente cancerogeno per le vie respiratorie, ristagna negli ambienti e sul pavimento.
Precauzioni
Un’intercapedine ventilata in corrispondenza del pavimento, a livello del terreno impedisce al radon di salire nei locali e aiuta a espellere l’umidità di risalita al suolo.

Materiali fibrosi
Moti tra quelli usati in edilizia con il tempo si disgregano, disperdendo microfibre che, se inalate, vengono inglobate nelle mucose. Appartengono a questo gruppo la lana di roccia, la lana di vetro, la lana minerale sfusa (impiegati per l’isolamento e le controsoffittature) e l’amianto, messo al bando ma ancora presente in certi edifici. Possono provocare irritazioni cutanee, agli occhi, delle mucose e delle vie respiratorie.
Precauzioni
Evitare l’uso di materiali fibrosi “liberi” in grado di rilasciare in casa fibre inalabili. Devono essere sistemati all’interno di strati di altri materiali innocui che ne impediscono la dispersione.

Gas tossici
Il più dannoso è il monossido di carbonio che deriva dai motori delle auto, dalla combustione prodotta da stufe alimentari a legna o carbone, dai fornelli a gas e dal fumo di sigaretta. La concentrazione domestica di questo gas aumenta considerevolmente se in vicinanza della casa si trovano una autorimessa o un parcheggio interno. Il monossido di carbonio determina un impoverimento dell’ossigeno nel sangue con debolezza, spossatezza e vertigini.
Precauzioni
L’attuale normativa di sicurezza per gli impianti a gas rende obbligatorie adeguate aperture verso l’esterno. In caso di garage interno non bisogna mai lasciare il motore dell’auto acceso e occorre predisporre un sistema di aerazione automatica dell’ambiente. E’ molto utile anche sigillare le “battute” della porta di collegamento con i vani di abitazione utilizzando guarnizioni a perfetta tenuta.

PULIZIE DI CASA – perché siano ecologiche
Limitare al minimo l’uso di prodotti detergenti per la casa o per l’igiene della persona.
Invece dei detergenti, usare acqua e limone. Ottimo sgrassante e deodorante naturale.
Come disincrostante usare l’aceto
Preferire per le pulizie l’acqua calda: è più efficace e quindi richiede minor quantità di detersivo.'
Alla prossima
Tratto dal sito www.archibio.com

giovedì 25 novembre 2010

Ecco a voi il sapone

Ciao a tutte! Come promesso, oggi parleremo di sapone, anzi, di saponette, probabilmente il "cosmetico" più diffuso nelle nostre case. Per conoscerlo meglio ho scomodato un paio di medici allergologi e un chimico, ed ecco il risultato della nostra chiacchierata.
Il sapone è composto da una parte grassa, da soda caustica che serve a "saponificare", da sostanze dette "sequestranti" che servono ad impedire che il grasso irrancidisca e da vari eccipienti che servono a dare colore e profumo. Il sapone migliore è quello che col tempo e l'uso non forma fenditure; significa che è ricco di glicerina, sostanza che si forma durante la "cottura" del grasso e che a volte viene tolta per essere usata in altre preparazioni (così le ditte ci guadagnano due volte). Il grasso migliore è quello vegetale che trovate col nome di sodium olivate (olio d'oliva, il top) o cocoate (di cocco) o palmitate (di palma). Personalmente evito quelli che contengono sodium tallowate, che è grasso di bue e non mi piace (molto usato, ahimè). La soda caustica la trovate come sodium hydroxide; non è bella ma ce la teniamo e quando è ben tamponata dal grasso non da problemi. Il sequestrante di solito è il tetrasoduim EDTA, molto diffuso e inquinante; meglio il disodium etidronate o l'acido etidronico.
Se vi propongono il sapone di Aleppo, molto purificante per la pelle, controllate che vi sia il sodium olivate e il laurus nobilis, cioè il lauro; altrimenti è una mezza fregatura.
Discorso a parte merita il Marsiglia liquido. Posto che nella saponetta DEVE esserci il sodium olivate, nel liquido DEVE esserci il potassium olivate emulsionato in acqua e poco altro, magari qualche profumo. Questo, che è il vero Marsiglia, è molto delicato e può essere tranquillamente usato per corpo, mani, viso e addirittura capelli (se non ci sono problemi particolari), anche per i bambini. Il problema è che è un tipo di sapone molto di moda e quindi si moltiplicano i prodotti che si chiamano così pur non avendo molto a che fare col sapone originale. Spesso viene aggiunto il sodium laureth sulfate per fare più schiuma, creando così una miscela che somiglia di più ad un syndet (detergente sintetico) che al Marsiglia. Ricordate sempre che più c'è schiuma, più il detergente è aggressivo.
Tutto chiaro? Leggete l'etichetta e occhio! A presto
La Fragola Matta

domenica 21 novembre 2010

Ad ogni stanza la sua essenza!

"Ogni casa ha un suo odore caratteristico che gli abitanti non avvertono ma che lascia una traccia in chi entra che dispone o indispone l’ospite.Come ci insegna l’aromaterapia, ogni odore ha su di noi un’ influenza a livello energetico, i diversi aromi profumati diffusi nelle stanze in cui viviamo ci permettono di curare i nostri stati d’animo negativi.Molto usati per la loro efficacia sono gli olii essenziali, sono prodotti ottenuti tramite distillazione a vapore delle piante che danno origine ad un prodotto che genera un profumo molto più intenso della materia prima.
Nelle stanze in cui è richiesta concentrazione quali lo studio o l’ufficio sono perfetti il limone, il basilico ed il rosmarino; per la stanza da bagno vanno bene la salvia, l’abete, il pino, che svolgono un’azione detergente.Se si vuole creare in camera da letto un’atmosfera sensuale possono essere impiegate le essenze esotiche di patchouli, sandalo, ylang ylang, se si vuole ottenere un’azione calmante i profumi da preferire sono la camomilla, il finocchio, la lavanda, la maggiorana, la rosa.Per avere una ambiente stimolante in soggiorno vanno bene gli olii essenziali ottenuti da piante aromatiche quali il timo e la menta o il ginepro mentre se ci si vuole rilassare il legno di cedro e di sandalo, il neroli e la maggiorana hanno un effetto antistress.In cucina per togliere l’odore dei cibi vanno bene gli agrumi: arancio, bergamotto, pompelmo e limone.
I metodi più comuni per diffondere aromi in casa sono:

-l’impiego di diffusori a candela, si riempie la parte superiore del diffusore con acqua, si aggiunge qualche goccia di olio essenziale e si accende la candelina sotto al recipiente che ha la funzione di scaldare l’acqua per diffondere l’aroma;

-l’utilizzo di pot-pourri agli olii essenziali, si sistemano in un vaso o in un recipiente aperti di vetro ed hanno anche una funzione decorativa;

-accendere candele profumate che hanno anche il pregio di riscaldare l'atmosfera della casa (si deve fare attenzione alla qualità della candela ed acquistare prodotti con confezioni che riportano l'origine ed i materiali usati in quanto spesso vengono realizzate con lacche e solventi tossici o addirittura con stoppini al piombo, sostanze che sprigionano nell'aria fumi che sono nocivi per la salute);

-accendere bastoncini d’incenso, come per le candele è molto importante fare attenzione alla qualità di ciò che si acquista;

-l’uso di nebulizzatori, vengono utilizzati per caricare l’aria di ioni negativi ma aggiungendo nell’acqua da nebulizzare gli olii essenziali si ottiene un profumo molto intenso e piacevole."
Il link di riferimento è http://www.lacasagiusta.it/

latte e sapone

Ciao a tutte! Faccio una domandina salottiera da domenica pigra: come vi struccate? Qualcuna di voi preferirà il sapone e va benissimo, purchè sia veramente delicato. Il sapone, infatti, è quasi sempre basico e quindi tende a seccare la pelle perchè scioglie il grasso che essa produce per difendersi. Questo comporta maggiore stress per la pelle secca o fragile e un pericoloso effetto rebound per quella grassa: privata del suo strato lipidico, la pelle ne produce di più per compensare e quindi diventa ancora più grassa ed esposta ad acne "di ritorno" dovuta ad irritazione. Quindi occhio!! Prossimamente vi insegnerò qualche trucco per riconoscere un buon sapone.
Altre preferiranno il latte detergente. Meglio, perchè di solito ha una base grassa che non sollecita le ghiandole sebacee. Anche qui, però, c'è qualche insidia da evitare (mai che si possa stare tranquilli...). Alcune case cosmetiche per aumentare la cremosità e la capacità struccante aggiungono emulsionanti e viscosizzanti che sarebbe meglio evitare. Sono principalmente tre: il paraffinum liquidum (o mineral oil), l'isopropyl myristate e l'isopropyl palmitate. Il primo è un derivato del petrolio e credo di aver detto tutto. Scansatelo più che potete, ovunque. Gli altri due sono potenzialmente comedogeni, cioè possono provocare acne in persone predisposte. Più sono all'inizio dell'elenco degli ingredienti, maggiore è la loro quantità, quindi preferite prodotti che non li abbiano o che ne contengano poco (e ce ne sono, tranquille, anche senza spendere una fortuna).
Per chi poi volesse fare da sola e boicottare tutte le marche, ecco due ricettine facili facili suggerite tempo fa da Diego Dalla Palma:
1) tre cucchiai di yoghurt naturale intero, un cucchiaino di olio d'oliva e uno di succo di limone. Si conserva in frigo per un paio di giorni.
2) semplicemente. latte di mandorla. E nutre anche la pelle!!
Buona domenica e a presto
La Fragola Matta

giovedì 18 novembre 2010

Semplici consigli per combattere l'inquinamento elettromagnetico

Vivo in una città dove combattere l'inquinamento diventa ogni giorno più difficile ma, proprio per questo, estremamente urgente. Quello elettromagnetico è la forma più subdola di inquinamento perchè non si vede...ma C'E'! Ho trovato questo sito in cui si danno dei consigli per combatterlo in maniera naturale, almeno nelle nostre case. Il link è:

http://medicinaefitoterapia.noiblogger.com/come-difendersi-dai-campi-elettromagnetici/
"L’inquinamento elettromagnetico costituisce purtroppo una grave minaccia per la salute pubblica. L’energia elettromagnetica può essere generata da due diversi tipi di campi:
- campi a bassa frequenza che sono generati dagli elettrodi, dai trasformatori e dagli elettrodomestici
- campi ad alta frequenza che sono generati dalle onde utilizzate per le trasmissioni radiofoniche e televisive, e quelle emesse dagli apparecchi di telefonia mobile

Tutti gli elettrodomestici ed anche il computer ed il telefonono cellulare, generano campi magnetici. Purtroppo ancora gli scienziati non hanno compreso del tutto gli effetti che questi campihanno sull’organismo dell’uomo, ma comunque già sono noti alcuni degli effetti collaterali tra cui l’invecchiamento precoce, l’anemia, diminuzione della libido, problemi alla vista ecc..
Ma vediamo alcuni accorgimenti da tenere sempre presenti per evitare i danni causati dalle onde elettomagnetiche:
Schermo o monitor: tutti attirano ed emettono onde elettromagnetiche, campi elettrostatici e raggi X, quindi è consigliare stare ad una distanza di almeno 30 cm. I Nuovi modelli risultano essere meno pericolosi poichè sono costruiti in modo da essere già schermati. Quindi riepilogando: tenersi ad una distanza di almeno 30 cm da tutti gli schermi ed interrompere la permanenza davanti allo schermo ogni due ore.
Elettrodomestici: si consiglia di tenerli accesi uno alla volta e per il tempo necessario, quindi evitando di usarne tanti contemporaneamente. Inoltre tenere sempre lontano dal letto le termocoperte, radiosveglie, televisione, stereo, telefonino e computer.
Impianti elettrici: possono essere causa di insonnia, mal di testa e stress. Per evitare o ridurre questi effetti cercare di sfruttare le prese disponibili senza quindi usare prolunghe, prese multiple o derivazioni. Fare attenzione quando si acquista una casa dell’eventuale presenza di linee, cavi o cabine elettriche, antenne fisse per la telefonia cellulare, radar, ripetitori radio-Tv

Come combattere a casa i campi elettromagnetici
Grafite:
è un minerale conosciuto per il suo utilizzo come mina per le matite, meno nota è invece la sua caratteristica principale che è quella dell’alta conducibilità elettrica, infatti proprio per questo motivo la grafite potrebbe essere un valido rimedio, direi quasi un vero e proprio “antidoto”, contro tutti i tipi di radiazioni e di onde elettromagnetiche.
Tillandsia: è una pianta antiradiazioni. Poichè essa cresce spontaneamente e molto rapidamente accanto ai pali della luce ed in prossimità dei cavi telefonici, si attribuisce alla tillandsia la capacità di assorbire i campi elettromagnetici e quindi di proteggere l’organismo da tali onde.
Pietre protettive: tra le pietre sono da menzionare quelle appartenenti alla famiglia dei quarzi e cioè il quarzo rosa, il cristallo di rocca e l’ametista, e le tormaline. Posizionare la pietra prescelta sopra o davanti allo schermo, ogni due o tre giorni scaricare la pietra dall’elettricità accumulata, lavandola sotto acqua corrente, oppure meglio, lasciandola immersa in acqua e sale per qualche ora."
P.S. La Tillandsia è la pianta della foto!

mercoledì 17 novembre 2010

Le contraddizioni del bene

Ciao a tutti e ben ritrovati! Avete letto della decrescita felice? E che ne pensate? Forse è davvero l'unico modo che abbiamo per non distruggere definitivamente l'ambiente che ci circonda e per ripensare al nostro - attualmente insensato - stile di vita. Un'amica di mia cugina, ad esempio, ha comprato quanto occorre per trasformare i rifiuti umidi in compost e, con una minima spesa per l'attrezzatura (vasi, terreno, semi, ecc. ), ora coltiva sul balcone parte della verdura che consuma. Non raggiungerà mai, probabilmente, l'autosufficienza, ma è qualcosa. Conosco tantissime persone che in casa producono yoghurt e kefir e io stessa faccio da tempo il mio pane, per giunta senza macchina; la mia cucina è talmente piccola che se entra lei, esco io!
Naturalmente, esistono prodotti che è necessario comprare, e allora dobbiamo stare attenti a ridurre al minimo gli impatti. Vi propongo tre semplici regolette.
Regola numero uno, e più ovvia, è badare all'etichetta. Guardiamo la provenienza: più vicino è, meglio è. A me piacciono tanto i negozi in cui si vendono prodotti equi e solidali, ma se vengono dall'altra parte del mondo (Sud America, Asia...) per arrivare da noi hanno computo un viaggio ad altissimo impatto ambientale. Non comprarli, allora? No, piuttosto pensare, riflettere e decidere avendo gli strumenti per valutare pro e contro.
Regola numero due: preferire le confezioni grandi (che di solito sono pure più economiche). Tanto per fare un esempio, due buste di pasta da mezzo chilo hanno un impatto maggiore di una da un chilo sia in fase di produzione dell'involucro di plastica che di riciclo.
Regola numero tre, e si torna all'etichetta: preferire prodotti che hanno pochi ingredienti, e questo vale per ogni prodotto. Significa innanzitutto che sono più salutari (semplice non vuol dire povero, anzi) e poi che la loro produzione ha avuto un minore impatto.
Se già mettete in pratica questi elementari suggerimenti, bravissime, fateci sapere come va. Se non lo avete ancora fatto, provateci; anche uno solo di questi aiuta voi e il mondo. A presto! :)

martedì 16 novembre 2010

DECRESCITA FELICE: quando l'eccesso costa fatica!

Quando un mio collega qualche tempo fa mi ha parlato di 'decrescita felice' io l'ho subito etichettato come l'ennesima bufalata new age... HO SBAGLIATO! In realtà condivido molto quest'idea dell'autosufficienza come strategia di risparmio energetico. Per capirne un pò di più, ecco cosa scrive Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_per_la_decrescita_felice
'Il Movimento per la decrescita felice è un movimento italiano nato e cresciuto informalmente dall'inizio degli anni 2000 sui temi della demitizzazione dello sviluppo fine a se stesso, e successivamente sfociato in un'associazione fondata da Maurizio Pallante, esperto di risparmio energetico. Il movimento, chiaramente ispirato alla decrescita teorizzata da Nicholas Georgescu-Roegen, fondatore della bioeconomia, ed in linea con il pensiero di Serge Latouche, parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita.
Nell'ottica di un indirizzo più autarchico della società, dove l'autosufficienza e quindi l'autoproduzione giochino un forte ruolo, il manifesto del movimento esemplifica come un normale prodotto alimentare commerciale coinvolga un giro sproporzionato di risorse, che vanno ad incidere non solo sullo stesso prodotto finale, e sul suo prezzo al consumo, ma ancora di più sull'intero sistema. Si fa il paragone, appunto come esempio, tra un vasetto di yogurt autoprodotto, al prezzo del solo latte, ed uno di produzione industriale. Si conteggia il costo di produzione, trasporto e smaltimento finale di contenuto, contenitore ed imballaggi, ed i costi ecologici e sociali indotti, dal consumo di carburante, smaltimento e riciclaggio dei rifiuti agli aspetti sanitari ed ambientali derivati, considerando tutte le ricadute economiche collaterali.
I sostenitori del MDF ritengono che vi siano casi piuttosto frequenti in cui attraverso processi di autoconsumo, di risparmio energetico e di relazioni di scambio che non transitino necessariamente per il mercato, si verifichi un incremento della qualità della vita materiale associata ad una diminuzione del PIL. Viene auspicato quindi l'aumento del benessere riducendo il PIL tramite autosufficienza e produzione in proprio. Un esempio classico in seno alle scienze economiche è quello paradigmatico dell'economia contadina.'
Questo è il link ufficiale del Movimento per la Decrescita Felice:
http://new.decrescitafelice.it/

domenica 14 novembre 2010

Buona domenica!

Buongiorno a tutte! Mi auguro che abbiate riposato (distende le rughe a costo zero...) e che vistiate godendo la domenica. Stamattina, appena alzata, mi sono dedicata ad un pò di coccole per la pelle; mi andava uno scrub lisciante da fare sotto la doccia calda, così da aprire i pori, ma poi mi sono resa conto di non avere alcun prodotto per "scrubbare" (tipico...). Allora mi sono ricordata di un trucco che mi insegnò tempo fa un'estetista, e che condivido volentieri. Basta unire a una giusta quantità di latte detergente o di yoghurt un pò di zucchero finissimo, tipo zefiro, o, per chi è una cuoca e ne ha, farina di semola grossa. Io non ne avevo e mi sono accontentata dello zucchero. Movimenti leggeri sempre risalendo verso il cuore per stimolare in microcircolo e una pelle bellissima!! Altro che farsi turlupinare dalle offerte in giro! Provate e mi direte. Buona giornata e a presto ;)
la fragola matta

sabato 13 novembre 2010

Ciao e benvenuto a chiunque venga a trovarci! Siamo due amiche curiose che non si accontentano della superficie delle cose e che vogliono vederci più chiaro in quello che usiamo ogni giorno e che viene a contatto con la nostra pelle. In questo blog troverete il risultato delle nostre - a volte tragicomiche - esperienze e, nella consapevolezza di stare continuamente imparando, tutto quello che abbiamo studiato e appreso, per darvi la possibilità di scegliere con serenità e consapevolezza. Terremo sempre un occhio al portafogli e uno alla composizione dei prodotti, ma risponderemo anche, per quanto possibile, ai vostri dubbi su cosmesi o altro; quindi, se avete qualche richiesta, fatevi avanti  e ne parleremo insieme. Siete tutte invitate a sedervi su un soffice sofa, sorseggiando una tisana, un the o una cioccolata, e a chiacchierare di ciò che vi fa stare bene, sia esso una crema profumata o un colore che vi rilassa. Vi aspettiamo con piacere. A presto!!