domenica 29 maggio 2011

Fiducia tradita

Ciao a tutte! Oggi parliamo di fiducia nelle grandi marche cosmetiche che vogliono rassicurarci sulla loro bontà. E lo facciamo attraverso due studi, uno canadese e uno americano.

Studio n. 1- mi è stato segnalato da una mia super cara amica. In Canada hanno analizzato prodotti di famose marche di grande distribuzione trovando una spaventosa quantità di metalli pesanti, tra cui mercurio, arsenico, nichel e piombo. Già di per sè sarebbe gravissimo, perchè sono sostanze velenose ed estremamente allergizzanti, ma il vero problema è un altro: ovviamente non sono riportate in etichetta. E menomale che noi valiamo! Io vi raccomando sempre di leggere gli ingredienti, ma in questo caso diventa inutile; chissà da quanto tempo ci stanno avvelenando senza nessuno scrupolo. Visto che questo studio è pubblico e sta circolando da tempo su internet, possiamo fare i nomi di alcune di queste marche, almeno le più note: L'Oreal, Sephora e Benefit. Come facciamo a difenderci? Per quanto mi riguarda, il modo è uno solo: non comprarli più. Così imparano.

Studio n. 2- riguarda fondotinta, ciprie e fard minerali. Li conoscete? Sono l'ultimo grido in fatto di make up perchè la loro base è composta da microparticelle metalliche (avete letto bene) che si fissano meglio sulla pelle e tengono di più. A me è sempre parso strano che ossidi e metalli siano riconosciuti come cause di tumori e poi vengano usati con tanta disinvoltura nel trucco, ma il pericolo maggiore è un altro: quando li preleviamo col pennello formiamo una piccola nube metallica che respiriamo, immettendo nei polmoni sostanze altrimenti note come polveri sottili. Poichè i danni a lungo termine non sono noti (e sospetto stragi di povere cavie per scoprirlo, brutti zozzoni), per favore, evitateli e preferite le classiche formulazioni liquide; almeno sono più collaudate!

Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 4 maggio 2011

Christe o finocchio?

Ciao a tutte! Sarà capitato anche a voi, recentemente, di vedere la pubblicità di due note ditte cosmetiche che improvvisamente si sono convertite al bio e strombazzano le loro nuove linee "naturali". Inutile dire che ce ne è a sufficienza per voler vederci più chiaro.
Innanzitutto, cosa vuol dire "bio"? Significa che le sostanze vegetali sono state coltivate senza uso di pesticidi e antiparassitari e - possibilmente - rispettando i tempi di crescita dettati dalla natura. Questo significa che può esserci una percentuale di piantine rovinate più elevata e, comunque, che costeranno di più. Chi ci dice che questi estratti sono veramente bio? Ovviamente non basta l'assicurazione della ditta produttrice, anche se volessimo fidarci ciecamente. Esistono organismi super partes che certificano che tutta la filiera produttiva rispetta un determinato disciplinare attraverso severissimi controlli. In uno dei due casi la ditta, francese, si è fatta certificare da un organismo francese e già questo non mi piace granchè; ma so che questi prodotti costano poco, e questo è definitivamente sospetto. Significa che le suddette sostanze sono presenti in atomi, e quindi servono solo a far arricchire chi produce i cosmetici.
Una delle due ditte, poi, pubblicizza i mirabolanti effetti di una pianta chiamata christe marina o finocchio di mare. E' un'erba aromatica spontanea che da sempre viene usata in cucina ed essendo della famiglia dei finocchi è per natura depurativa e diuretica; ci sono molti integratori naturali che la contengono perchè serve a far perdere i liquidi in eccesso. Capite? A togliere acqua, non a trattenerla, e a questo punto io mi chiedo: ma dove cavolo sta l'effetto antirughe? Che poi, secondo loro, dovrebbe avere risultati visibili in 28 giorni e questo è un capolavoro di stupidità: nessuna crema può promettere un risultato che dipende dalla pelle di ognuno, men che meno una crema bio che al più può promettere di mantenere l'idratazione, essendo tutta naturale. Per tirare le somme: il diavoletto che mi sta appollaiato sulla spalla mi suggerisce che i furboni hanno fiutato il business, hanno preso una pianticella con un nome secondo loro accattivante che cresce spontaneamente sulle rocce in riva al mare (e loro sono francesi, ne avranno un bel pò) e hanno pensato di farsi qualche soldino alla faccia nostra. L'angioletto sull'altra spalla allarga le manine e non sa cosa replicare.
Pensate sempre, prima di comprare; occhio e a presto.
La Fragola Matta