domenica 25 marzo 2012

Solari...again!

Ciao a tutte! Visto che le giornate si fanno sempre più belle e soleggiate, ho pensato bene di sbirciare anche altri siti che si occupano di cosmesi e salute della pelle e purtroppo i nostri allarmismi hanno trovato conferma: i solari possono fare malissimo e ottenere l'effetto opposto a quello per cui sono stati studiati. Il problema si pone in modo pressante per i bambini: i solari fanno credere di poter farli stare di più al sole e quindi il rischio di sviluppare patologie cutanee in età adulta aumenta. Non dico di non comprarne più; dico solo che non ci proteggono a sufficienza e che l'unico modo per beneficiare del sole senza subirne gli effetti negativi è stare all'ombra e COPERTI dalle 12 fino alle 16, qualunque sia la nostra età. Per quello che mi riguarda, non comprerò solari che superino il fattore di protezione 20 (abbiamo visto che più alto è inutile se non dannoso) e li userò il meno possibile, tanto mi sono sempre abbronzata in maniera più che sufficiente anche stando sotto l'ombrellone.
Una mia amica mi ha chiesto se non sia meglio usare gli oli. Purtroppo la risposta è no. Quelli naturali non proteggono dai raggi UVA e UVB e irrancidiscono col calore del sole; questo significa distruzione del collagene, potenziale rischio di melanomi e irritazione, macchie e dermatiti. Quelli sintetici sono più stabili ma comunque il problema dei danni causati dal calore resta.
Insomma, ora che sappiamo dobbiamo stare il doppio più attente. Sta per arrivare la stagione del mare e possiamo diventare belle dorate senza dover subire danni a volte irreparabili. Sta a noi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 18 marzo 2012

Ancora bufale cosmetiche

Ciao a tutte! Qualche giorno fa ero in una grande e famosa profumeria e mi è capitato di ascoltare una commessa che spiegava convinta alla povera cliente che è sbagliato usare sempre gli stessi prodotti (in quel caso si trattava di una crema viso) perchè la pelle si "abitua" e poi non funzionano più. Ho ascoltato per un pò pronta ad intervenire a costo di litigare con la suddetta commessa, il cui scopo, neanche troppo recondito, era di rifilare una crema costosissima; fortunatamente la cliente non ci è cascata e la crema è rimasta sullo scaffale.
Ovviamente non può essre in nessun caso vero che la nostra pelle si abitua ad un cosmetico. Nei prodotti attualmente in circolazione, anche nei migliori, gli attivi sono in dosi talmente basse che è un miracolo se la pelle se ne accorge; e questo è tanto più vero per quelli costosi, in cui pochi oli o estratti vegetali sono annegati in un mare di silicone. Se fosse vero che ci abituiamo, allora dovrebbe succedere anche con la frutta, la verdura, qualunque cibo; la pelle è solo l'estensione esterna dei nostri organi.
Se un prodotto non funziona vuol dire che, nonostante sia buono, non è adatto a noi oppure è fatto male. Non siamo tutti uguali e una differenza anche minima del ph della pelle può portare a risultati completamente diversi  nella resa di un cosmetico.
Può però anche succedere che dopo un pò un prodotto che aveva sempre dato buoni risultati non vada più bene. La ragione è se il cosmetico doveva risolvere un determinato problema (capelli secchi, pelle che tira), magari ha fatto il suo dovere e ora la pelle ha esigenze diverse. Una crema grassa va bene per proteggere il viso in inverno ma a nessuno verrebbe in mente di usarla col caldo estivo, no? Dobbiamo imparare ad ascoltare di più il nostro corpo e assecondare i suoi bisogni. Tutto il resto è una balla commerciale creata ad arte per spillarci soldi.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 11 marzo 2012

Attenzione: allarme solari

Ciao a tutte! Girellando su alcuni siti medici americani mi sono imbattuta in una notizia abbastanza allarmante che voglio proporvi. Non so quanto sia vera ma vale la pena di rifletterci un pò.
In America stanno molto attenti all'esposizione ai raggi del sole e addirittura i solari sono considerati dispositivi medici, non cosmetici. Vengono usati ormai da abbastanza tempo per effettuare uno studio dei loro effetti, ed è quello che hanno fatto alcuni dermatologi in USA, con risultati sorprendenti.
 I filtri solari possono essere di due tipi:
-chimici. Sono molecole che assorbono i raggi UV e li trasformano in luce e calore. Si è visto che questo processo può danneggiare il DNA delle cellule specie se si applica spesso la crema per prolungare l'esposizione. Inutile ricordare che una delle cause del tumore della pelle è proprio il danneggiamento del DNA.
- fisici. Si usano prevalentemente ossido di zinco e biossido di titanio che vengono usati in forma micronizzata altrimenti la crema lascia una patina bianca e risulta difficile da spalmare. Il risultato è un possibile aumento di allergie e dermatiti.
Capite? Questi dermatologi stanno buttando a mare (in tutti i sensi) anni di raccomandazioni in cui ci hanno convinti ad usare chilate di crema solare, mentre così facevamo del male alla pelle che volevamo proteggere. Secondo questo studio sarebbe meglio non superare il fattore di protezione 20 e in ogni caso meglio coprirsi e coprire i bambini piuttosto che continuare ad usare il solare. Chi sta molto al sole fa invecchiare di più la pelle e la espone a gravi rischi invece di proteggerla e, in ogni caso, meglio evitare le creme che contengono butyl methoxybenzoylmethane, ethylexyl salycilate, benzophenone e avobenzone.
Io non so quanto ci si possa fidare di questi allarmi che vengono d'oltreoceano. Di certo, sono almeno quattro/cinque anni che d'estate sono tormentata dalla dermatite e ora comincio a capire una possibile causa. Io mi copro dopo le undici da anni perchè non mi piace stare al sole per troppo tempo. In ogni caso, la notizia è troppo grave per passare sotto silenzio e credo valga la pena di pensarci bene, la prossima estate, prima di stare al sole in orari pericolosi con la scusa della protezione solare. Ovviamente nessuno darà risalto alla semplice precauzione di coprirsi perchè le vendite dei solari crollerebbero e le industrie cosmetiche non vogliono rinunciare ad una consistente fetta dei loro guadagni, anche a scapito della nostra salute.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 4 marzo 2012

Struccare/pulire il viso in modo alternativo

Ciao a tutte! Una mia amica, insoddisfatta dalla pur ricca offerta di latte detergente, saponi e creme struccanti in commercio, mi ha chiesto se ci sono modi meno "artificiali" di curare la beauty routine del lavaggio quotidiano del viso. In effetti ci sono, e ne parliamo insieme esaminando vantaggi e svantaggi.

- yoghurt. Avete capito bene, quello che mangiate la mattina a colazione. Purchè sia bianco, potete usarlo anche con un dischetto struccante sul viso. I vantaggi sono molti: è acido e quindi rispetta il ph della pelle; contiene fermenti lattici che fanno bene anche per uso esterno perchè smorzano la carica batterica presente sulla pelle specie a fine giornata, quando abbiamo assorbito una bella quantità di schifezze dall'aria delle nostre città; è grasso (quale più, quale meno) e quindi scioglie il trucco senza stressare la pelle. Gli svantaggi sono legati all'odore che lascia che, diciamo la verità, non è il top, ma a cui si può porre rimedio sciacquando il viso (cosa che andrebbe fatta comunque, anche usando latte detergente) e al fatto che non è molto efficace sul trucco waterproof. Ma per il resto è una bomba.

- olio e straccetto di microfibra. L'olio è grasso e quindi va bene per togliere trucco e impurità e nutrire un minimo il viso senza alterarne lo strato di grasso naturale (importantissimo!); lo straccetto in microfibra (quello che usate per la casa, intendiamoci, niente di particolare) bagnato completa la pulizia senza stressare la pelle. Tra i vantaggi non bisogna dimenticare il costo irrisorio dell'operazione; tra gli svantaggi c'è sicuramente da considerare che alcuni oli possono risultare comedogeni, dipende dalla reazione individuale (ma quello di vinaccioli, che vendono al super, è sicuro, come pure quello di mandorla) e che dopo esservi struccate dovete lavare lo straccetto, ogni volta, e col sapone, altrimenti fate peggio.

-le tre biofasi. Sono di gran moda anche se secondo me sono troppo laboriose. Funziona così: prima si passa l'olio sul viso per sciogliere via il trucco e le impurità, poi ci si lava il viso con sapone di Aleppo o di oliva, infine si passa un pò di tonico per rinormalizzare il ph della pelle. Personalmente non l'ho mai provato perchè la mia pelle rifiuta qualunque tipo di sapone, anche il più bio, ma pare faccia miracoli per il viso. Ovviamente i vantaggi sono sia economici che di naturalità del procedimento; gli svantaggi sono legati alla perdita di tempo che, specie di mattina, quando siamo tutte di corsa, possono essere considerevoli.

Questi sono i tre metodi che mi sento di consigliarvi con serenità se volete qualcosa di più naturale del latte detergente che si trova in commercio che, per quanto fatto bene, contiene sempre dei conservanti altrimenti durerebbe pochissimo una volta aperto. Possono anche andare bene in caso di emergenza, of course. Sicuramente piaceranno alla vostra pelle e al portafogli e saprete anche di aver avuto un minore impatto sull'ambiente per farvi belle, il che non è una cosa da sottovalutare.
Occhio e a presto
La Fragola Matta