lunedì 14 marzo 2011

Creme e placebo

Ciao a tutte! La pubblicità in tv, come spesso accade, è fonte di riflessione e anche occasione di scansare qualche piccola trappola. Ieri mi è capitato di vedere reclamizzata una crema per il viso di un marchio storico e il claim era molto interessante: sosteneva infatti che chi l'aveva provata diceva che dava la stessa sensazione di una crema molto costosa (segmento "di lusso"), solo ad un prezzo molto più conveniente. E qui si impone un attimo di riflessione.
Innanzitutto dobbiamo rilevare che hanno parlato di "sensazione" e non di "risultati", indubbiamente per proteggersi, ma senza saperlo hanno detto una grossa verità. La maggior parte delle creme di gran marca ha infatti una base siliconica sia perchè rende il prodotto facile da spalmare (e quindi piacevole), sia perchè lascia la pelle del viso molto liscia (e il silicone questo deve fare). Ma noi sappiamo ormai bene a che prezzo. Della crema reclamizzata ho letto una recensione d'uso in un sito indipendente che testa i cosmetici più comuni: la malcapitata non aveva steso bene tutta la crema e dopo un pò, complice l'aria che asciuga, la parte non stesa era diventata una pallina gommosa che ha dovuto togliere con un detergente. Non so se sia esagerato, ma non mi stupisce. Quanto al prezzo, poi, è comunque più cara di una crema di erboristeria che è in ogni caso formulata meglio.
E' però vera una cosa: se una crema costa molto ci autoconvinciamo che deve per forza essere efficace e ci sentiamo più belle e giovani. Questo perchè l'effetto placebo è molto più potente di quanto crediamo e i signori della pubblicità lo sanno bene. Studi internazionali hanno dimostrato che un vasetto carino, un profumo accattivante e una consistenza liscia provocano il rilascio di endorfine che, oltre ad agire sull'umore, combattono i radicali liberi e ci rendono più luminose. Insomma, una finta. Tanto vale travasare una crema qualunque in un vasetto figo, aggiungere qualche goccia del vostro olio essenziale profumato preferito e avrete un prodotto da urlo.
Vi saluto con una meravigliosa maschera a costo quasi zero del nostro guru Diego Dalla Palma: cuocete una mela nel latte fino a che diventa morbida, schiacciatela con una forchetta e applicate sul viso per una mezz'oretta. Rinfresca e nutre che è una meraviglia.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 2 marzo 2011

Inutile piangere sul latte versato?

Ciao a tutte! Oggi voglio raccontarvi cose insolite che ho saputo informandomi in modo casuale su uno degli alimenti più comunemente consumati: il latte.
Io sono intollerante e da tempo non posso berlo, ma siccome tutti continuavano a dirmi che è un errore, che fa bene alle ossa e altre banalità, ho deciso di approfondire. Ecco quello che ho scoperto, diviso per mini-argomenti.
1-INTOLLERANZA. E' dovuta alla scomparsa di un enzima, la galattasi, che serve a digerire gli zuccheri complessi del latte e che viene prodotta in circa la metà della popolazione solo nei primi anni di vita. Suggerire di bere latte di capra è una fesseria perchè si è intolleranti anche a quello; bere latte ad alta digeribilità può essere parimenti pericoloso perchè le sostanze chimiche usate per degradare la galattasi possono dare allergie piuttosto gravi.
2-INTERO O SCREMATO? Non c'è dubbio, intero. Per "sgrassare" il latte si usano sostanze non proprio raccomandabili, e su questo non c'è latro da dire. Meglio un pò meno ma di migliore ualità. Stesso discorso per formaggi e yoghurt magri o light.
3-LATTE ARRICCHITO DI OMEGA3/6. Una clamorosa bufala (ha ha) commerciale che si accompagna degnamente all'acqua che elimina l'acqua e ai capelli bucati. Tutto il latte intero, se di buon qualità, è naturalmente ricco di acidi grassi. Il problema è che le povere mucche sono allevate in condizioni pietose, ricevono miscele di mangimi industriali e difficilmente sono libere di brucare. Inoltre, sono piene di antibiotici perchè, costrette in spazi angusti e con poco sole e aria, si ammalano facilmente. Praticamente la metà degli antibiotici prodotti va all'industria zootecnica; inutile dire che passano nel latte e quindi a noi. In questo modo noi sviluppiamo resistenza agli antibiotici e quando poi ci servono dobbiamo assumerne dosi maggiori per ottenere una certa efficacia. Non un granchè, eh?
4-RISCHIO OSTEOPOROSI. L'avreste mai detto? Il latte può far aumentare il rischio di ammalarsi di osteoporosi. Latte e derivati sono cibi ricchi di proteine animali e questo fa acidificare il sangue (misteri della chimica). L'eccesso di calcio viene quindi eliminato con le urine (calciuria) per cercare di abbassare l'acidità; ma se il cervello non registra un'effettiva diminuzione dell'acidità del sangue, ad esempio perchè di continuano ad ingerire proteine animali e quindi calcio (nascosto in alcuni alimenti), inizia a degradare il calcio presente nelle ossa fino a riportare la situazione a livelli di normalità. Quindi ignorate le varie pubblicità che cercano di convincervi che per eliminare l'osteoporosi basta bere latte o mangiare yoghurt arricchiti: è un balla. Vi basti pensare che gli Scandinavi, grandi consumatori di latte e derivati, hanno un'altissima incidenza di osteoporosi.
5-CHE FARE? La situazione non è facile. Vi dico cosa faccio io, e tutto questo vale sempre se non ci sono altre patologie (ho consultato i medici, tranquille): mangio più verdura a foglia e soia, che hanno calcio "buono" (ma non ve lo diranno mai, i formaggi costano di più), prendo proteine vegetali sempre accompagnate da carboidrati che tamponano quel minimo di acidità (esempio, fagioli e riso o pasta), non mangio carne rossa (acidissima), compro yoghurt bio e non ne mangio più di 2/3 vasetti a settimana; lo stesso se potessi bere latte.
Occhio e a presto
La Fragola Matta