domenica 26 febbraio 2012

Arricchiamo le creme?

Ciao a tutte! Ho ricevuto più di una richiesta di chiarimenti/suggerimenti sulla possibilità di arricchire le creme che magari si rivelano meno idratanti di quello che ci servirebbe o che speravamo; quindi va fatta un pò di chiarezza.
Molte creme hanno una formula "basica" non particolarmente ricca; ad esempio, la Nivea fluida ha come unico ingrediente idratante la glicerina, che per molti tipi di pelle non è sufficiente. La sua formula, tuttavia, è molto comoda per fare da base all'aggiunta di oli o altri ingredienti che possono farla diventare una delle migliori in commercio, con la soddisfazione di averla trasformata voi secondo le vostre esigenze; praticamente una crema su misura.
Nelle erboristerie e in alcune farmacie ben fornite è possibile comprare estratti vitaminici che possono fare gola; altri sono già presenti nelle nostre case. Ecco cosa sapere, per grandi linee, per non fare inutili pasticci.

- bisogna sempre vedere se l'attivo in questione è idrosolubile o liposolubile, cosa molto importante specie per le vitamine.  Ad esempio, se sono liposolubili è inutile metterle nel tonico viso che è a base acquosa; non si mescoleranno mai. Meglio comprare un tonico migliore, che le contenga già.

- verificate sempre il ph. Alcuni attivi abbassano molto il ph delle creme portandolo a livelli di acidità poco compatibili con la nostra pelle e il rischio irritazione è dietro l'angolo (ricordate la questione dell'aloe?)

- controllate sempre la conservabilità nel tempo dell'attivo che volete aggiungere. Ad esempio, la vitamina C si ossida molto rapidamente all'aria e infatti le creme che dicono di contenerla sono di solito piene di stabilizzanti; il miele è ottimo per noi ma anche per i batteri; gli oli irrancidiscono rapidamente. Il segreto è fare poca quantità per volta, così consumerete la crema arricchita prima che possa degradarsi.

- controllate la quantità di attivo che aggiungete e questo vale specie per gli oli. Se si supera la dose ottimale la crema tenderà a separarsi perchè si crea una soluzione soprasatura tendenzialmente instabile. Io faccio così: in un vasetto da 100 ml metto la crema e aggiungo non più di 10 gocce di olio, pari a circa 1 grammo e mescolo bene. Funziona, garantito.

-attenzione agli estratti vegetali idroalcolici, tipo oli profumati. Vanno usati con molta parsimonia e non dovrebbero mai superare l'1% della quantità di crema a cui vengono aggiunti. Inoltre, non vanno mai aggiunti agli oli o vi ritroverete con un'irritazione da primato.

Tutto chiaro? Sembra difficile ma non lo è. Se ci sono riuscita io! Tenete presente che è anche un buon sistema per risparmiare: una crema base tipo Nivea costa poco, gli oli un pò di più ma insieme sono meglio di qualunque fesseria di presunta alta cosmesi ad un prezzo irrisorio.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 19 febbraio 2012

Idratazione e freddo

Ciao a tutte! Siete surgelate? Spero di no. Certo è che in questi periodi sembra sempre che la pelle non sia mai idratata abbastanza, sia quella del viso che quella del corpo... e dire che ci vestiamo, quindi almeno quella dovrebbe essere protetta! Allora, per rispondere ad una mia amichetta che mi ha chiesto lumi sul perchè, per quanto si spalmi, la sua pelle sembra una grattugia, facciamo un piccolo vademecum per tutte quelle che hanno problemi di pelle veramente secca (le altre leggano comunque, non si sa mai).
Come abbiamo già detto, lo strato superficiale della pelle è formato da cellule dette corneociti che contengono poca acqua e che hanno funzione di difesa degli strati sottostanti. Nelle persone con la pelle molto secca i corneociti sono particolarmente "asciutti" e la crema, anche se spalmata in dosi generose, non riesce ad idratare. Questo accade perchè la crema è formata da una frazione più o meno grassa in acqua; l'acqua gonfia i corneociti e sembra di avere la pelle liscia, poi evapora (mestiere suo) e la pelle torna secca. Non è colpa della crema (sempre che non sia una schifezza, of course); semplicemente, non è il modo di idratare più adatto a voi.
La mia amica ha provato con gli oli, e neanche così è andata bene. Se ci pensate un attimo, è ovvio: nell'olio, qualunque sia, la percentuale di acqua è minima, quindi va bene per ammorbidire ma non per idratare, e sono due cose diverse.
Mettiamocelo bene in testa: l'acqua idrata ma evapora, l'olio ammorbidisce ma non idrata. Quindi nè creme, nè oli, nè burri possono fare al caso vostro.
E allora? Rassegnarsi mai! La soluzione c'è: prendere il meglio da entrambe le sostanze. Dovete imparare a fare un'emulsione di acqua e olio e idratarvi con quella. In questo modo l'acqua avrà modo di idratare e l'olio, mentre ammorbidisce e nutre, impedisce l'evaporazione. Scegliete voi la percentuale di entrambi; dipende dalla vostra pelle. Usate una bottiglia piccola e di vetro scuro (protegge l'olio dall'irrancidimento) e agitatela bene prima di ogni applicazione. Quanto all'olio, va benissimo quello di mandorle ma anche quello d'oliva se non vi da fastidio l'odore. Magari potete correggerlo con qualche goccia di olio essenziale profumato (facendo attenzione ad un'eventuale allergia, mi raccomando). Questa ricetta va bene anche d'estate, quando la pelle di tutti è particolarmente irritata dal sole. Mia nonna usava sempre in questi casi l'emulsione acqua/olio e ha mantenuto una bellissima pelle fino alla fine. E può usarla anche chi non soffre di particolari problemi di secchezza perchè fa bene e basta. Oltre a costare pochissimo! Va bene per la pelle di tutti, anche dei bambini. Praticamente un affarone. E avete la certezza di cosa vi state spalmando.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

domenica 12 febbraio 2012

Quando bisogna stare attenti al naturale

Ciao a tutte! recentemente una mia amica ha comprato una crema viso di erboristeria e già alla prima applicazione ha avuto una grossa reazione allergica che l'ha costretta a sospenderne l'uso. Mi ha bonariamente rimproverata perchè non le avevo detto che poteva succedere; con il prodotto che usava prima (ovviamente una schifezza) filava tutto liscio. Ora, a parte che con una miscela di petrolati e siliconi le è andata fin troppo bene che fino ad ora non le si sia rovinata del tutto la pelle, è purtroppo vero che si possono avere allergie e intolleranze individuali ai prodotti naturali esattamente come si possono avere ai cibi, proprio perchè si tratta di sostanze naturali, non mischiate a porcherie sintetiche. E' impossibile sapere prima dell'uso di un prodotto cosa darà fastidio alla nostra pelle, ma c'è qualche regoletta che, se osservata, può già autarci a capire cosa prendere e cosa scartare. Vediamo quali sono:

- come già detto, evitate i prodotti con un INCI (elenco ingredienti) troppo lungo. Più cose ci sono, più significa che hanno usato stabilizzanti e conservanti, tutti nemici potenziali;

- appunto, attente ai conservanti. I peggiori sono il sodium benzoate e il methylisothiazolinone, specie se accoppiati;

- se avete una pelle molto delicata, attente anche all'aloe. Una persona a me molto cara è allergica e il motivo è che il succo di questa pianta è molto acido, quindi se non viene tamponato bene, abbassa troppo il ph della cute che reagisce arrossandosi. Conosco una persona che ha risolto aggiungendo alla crema a base d'aloe un pò di olio di mandorle, così ha gli enormi benefici del nutrimento dell'una con la funzione elasticizzante e antirughe dell'altra (furba!);

- i profumi, molto presenti nelle creme corpo specie di erboristeria. I nomi commerciali sono geraniol, cinnamal, eugenol. Si tratta di alcoli concentrati che possono irritare tantissimo la pelle e che, se proprio devono esserci, meglio che stiano negli ultimi posti dell'INCI;

- oli essenziali. Il principio attivo delle piante è molto concentrato negli oli, quindi, se si è allergici, significa andarsela a cercare alla grande.  I più pericolosi sono quelli acidi (ovviamente), quindi limone, arancio, menta, eucalipto, cannella, ma dipende dalla sensibilità individuale. Vanno usati con attenzione e solo dopo un test di intolleranza cutanea;

- solventi quali il propylene glycol e gli alcoli in generale. Si usano nelle creme per sciogliere il grasso della pelle e far penetrare i prodotti, oltre a dare un senso di freschezza dovuto alla rapida evaporazione della frazione alcolica. Se questi solventi sono in combinazione con qualcuna delle sostanze dette prima, le aiuteranno ad essere assorbite e quindi a scatenare la reazione allergica. Meglio evitare.

Tutto chiaro? Questi sono solo i componenti più "pericolosi" e più diffusi, ma non certo i soli. Tanto per dirne una, le creme siliconiche mi fanno lacrimare all'istante gli occhi come se avessi sbucciato una cipolla. Certo, sarebbe meglio se il mercato dei cosmetici naturali facesse davvero cosmetici naturali, senza tutte queste aggiunte chimiche; ma allora le creme durerebbero poche settimane e i saponi pochi giorni, poi dovreste buttare via tutto. Potrebbero fare confezioni minuscole o monouso; ma significherebbe un sacco di plastica in più in giro. Finchè non si trova un compromesso, insomma, tocca fare un pochino di attenzione e leggere, come sempre, bene l'INCI.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

sabato 4 febbraio 2012

Tre fasi per rovinare la pelle

Ciao a tutte! Da qualche settimana è ricominciata nelle profumerie l'offerta, piuttosto "aggressiva" (commercialmente) di una minitaglia di tre prodotti di una nota casa cosmetica che promette di regalare una pelle "stupenda" in pochi giorni. Io ci sono cascata qualche anno fa con risultati disastrosi e da allora cerco di convincere la gente a ignorare questa marca... ma una mia amica li ha comprati, li ha usati, e si è ritrovata con una bruttissima dermatite che ora sta curando con pomate lenitive all'aloe. Quindi bisogna fare più chiarezza.
I suddetti tre prodotti fanno tre cose: lavano, esfoliano e idratano, e secondo i produttori questa cosa andrebbe fatta due volte al giorno, la mattina prima di truccarsi e uscire e la sera per struccarsi. E già questa è una fesseria colossale perchè un'esfoliazione così aggressiva rovina la pelle e la spinge a produrre molto più sebo per proteggersi, con risultati disastrosi per l'aspetto (formazione di brufoletti e untuosità). Ma le sorprese iniziano leggendo l'etichetta:
- il sapone è fatto con il silicone (ma vi rendete conto?) e i conservanti sono cessori di formaldeide. Così invece di lavare via lo sporco, vi spalmate un bello strato plasticoso che disidrata e assorbite schifezze.
- la lozione esfoliante è solo alcool e coloranti; in alcune formulazioni c'è addirittura acido salicilico. Quindi continuate a irritare la pelle già strapazzata dal sapone.
- la lozione idratante è il festival del petrolato, della paraffina liquida e dei coloranti. Per farla assorbire ci metterete una mezz'oretta e vi sarete solo fatte del male.
Che ve ne pare? Ce ne è abbastanza per scappare a gambe levate? Io penso di si. La mia amica si è ritrovata con la pelle arrossata che bruciava da morire e invece di desistere ha continuato ad usare i tre mini-mostri confortata dal parere dell'"espertissima" commessa che glieli ha rifilati, che diceva che era tutto normale, era la sua pelle che si stava liberando dalle tossine.'Sti cavoli! Finalmente mi ha ascoltato, li ha buttati (non sono riciclabili in alcun modo, anzi, per le schifezze che contengono andrebbero nei rifiuti speciali) e ora sta piano piano normalizzando la situazione. Certo, magari il suo è un caso limite, ma io all'epoca ebbi la stessa reazione  e comunque la composizione di questi prodotti ne sconsiglia caldamente l'uso. Se vi interessa, vi suggerisco un'ottima maschera esfoliante per il viso: mandorle tritate più finemente che potete, unite a tanto latte quanto basta per avere una crema morbida. Spalmate, massaggiate, tenete una decina di minuti e sciacquate con acqua tiepida. Voilà!
Occhio e a presto
La Fragola Matta