mercoledì 26 ottobre 2011

Occhioni belli....

Ciao a tutte! Siete andate a guardare la composizione dei vostri shampoo? Il discorso ovviamente vale anche per i bagnoschiuma e se avete dubbi potete sempre chiedermi delucidazioni; per quanto posso, farò di tutto per aiutarvi a venirne a capo.
Oggi, invece, voglio raccontarvi una cosa che ho imparato e che forse può essere utile anche a voi. Io porto gli occhiali ma amo molto il trucco degli occhi, specie matita e mascara. Dopo tanti anni (davvero!) in cui ne ho fatto a meno, un pò di tempo fa ho comprato un bellissimo mascara nero allungaciglia e una matita verde metallizzato, entrambe di marche note e affidabili. Al primo uso, un feroce lacrimazione che non finiva più, e che sono riuscita ad attenuare solo struccando completamente gli occhi. Ho pensato che fosse un caso e ci ho riprovato qualche giorno dopo: idem come sopra. La faccenda meritava senza dubbio un approfondimento.
Sapete cosa ho scoperto? Nella matita c'è una percentuale evidentemente non trascurabile di silicone, chiaramente per rendere la mina più morbida e facilitare l'applicazione e il silicone può dare reazioni allergiche a contatto con le mucose degli occhi. Ma non è finita qui: solo per caso ho annusato il mascara e ho avvertito un leggera scia come di acetone; questi zozzoni, per evitare che dopo l'apertura si formino grumi, aggiungono alla formula un solvente (che, come tutti i solventi, è a basa di derivati aromatici del petrolio) che fa male agli occhi di chi è intollerante ai petrolati. Se una cosa del genere è capitata anche a voi ( e spero proprio di no), ecco spiegato l'arcano.
Come difenderci? Con le matite purtroppo c'è poco da fare: gli ingredienti non sempre sono riportati sulla confezione, specie se non sono vendute in scatoline. Sarà l'esiguità dello spazio a disposizione, chissà. Magari compratele in farmacia, le linee di trucchi dedicate cominciano ad avere un range di tonalità interessante. Con il mascara, invece, il trucco c'è: andate prima nei grandi magazzini con espositori e tester e annusateli. Essendo stati aperti più volte, la percentuale acquosa dell'emulsione avrà cominciato ad evaporare facendo concentrare gli altri ingredienti con i loro odori. E impacchi di camomilla sugli occhioni per tutte!!
Occhio e a presto
La Fragola Matta

mercoledì 19 ottobre 2011

Capelli, shampoo e sale

Ciao a tutte! Qualche giorno fa ho cominciato ad usare uno shampoo dei Provenzali che avevo comprato perchè non testato sugli animali e molto conveniente per le mie tasche. Solo dopo ho notato che sul flacone è scritto "non addensato con sale", ma senza dare molto peso all'affermazione. Con l'uso però mi sono resa conto che i capelli non solo venivano stra benissimo, ma sembravano puliti più a lungo e soprattutto molto più sani. Mi sono detta: ma c'entrerà 'sta storia del sale? E allora ho indagato.
Come è fatto uno shampoo? Se leggete gli ingredienti, vedrete una lista più o meno così:
1) acqua
2) un tensioattivo, spesso il sodium laureth sulfate (SLES); evitate il sodium lauryl sulfate, l'ammonium lauryl sulfate e cocamide DEA e MEA, sono tutti molto aggressivi e possono are effetto rebound. Questo significa che i capelli vi sembreranno molto puliti ma si sporcheranno più in fretta perchè la ccute si affretterà a produrre il sebo protettivo lavato via dallo shampoo.
3) cocamiopropyl betaine, indispensabile per neutralizzare l'eventuale aggressività del tensioattivo. Deve stare in questa posizione, altrimenti lo shampoo non è bilanciato e si torna al discorso del rebound.
4) putroppo, troppo spesso, il sodium chloride, simile al sale da cucina, che serve ad addensare la miscela e renderla più cremosa. Ha solo un effetto estetico e secca moltissimo pelle e capelli (avete presente come vi sentite dopo una bella nuotata a mare?). Meglio che stia quanto più in basso nella lista degli ingredienti; lo shampoo Provenzali, non avendolo affatto, ha una consistenza acquosa, ma i miei capelli, che sono mossi, sottili e sostanzialmente anarchici (mai che tenessero una piega) mi ringraziano ad ogni lavaggio.
Di solito c'è poi una lunga lista di varie molecole, si spera naturali; se ci sono PEG, controllate almeno che siano seguiti da un numero basso. I PEG sono ossido di etilene, che non fa benissimo alla pelle, e servono a veicolare molecole naturali. Un PEG 200 X significa che la molecola naturale X, per aumentarne l'efficacia, è legata a 200 moli di ossido di etilene, quindi si perde in un mare di schifezze sintetiche.
So che pare complicato, ma sono solo poche cose da tenere a mente e con un pò di abitudine vedrete quanti prodotti lascerete sugli scaffali. Abbiamo il diritto di chiedere prodotti migliori perchè li usiamo frequentemente e pelle e capelli sono il vestito più bello che la natura possa darci. I consumatori possono molto... il potere è nelle nostre mani e lo dimentichiamo troppo spesso.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

lunedì 17 ottobre 2011

Ah, la bardana...

Ciao a tutte! Gira e rigira, torniamo sempre alla nostra amata/odiata pubblicità, fonte inesauribile di spunti per approfondimenti vari. Stavolta vorrei soffermarmi su una abbastanza recente che magnifica gli effetti della bardana in una crema viso.
Che le marche di grande distribuzione si vogliano buttare sul bio è cosa meritevole e più che giusta. Ma devono saperlo fare, e che diamine! Questa ditta, che peraltro mi è pure simpatica, vuole farci credere che nella sua nuova crema idratante sia fondamentale l'apporto della bardana (e loro sottolineano bio), unita all'olio di argan (pure quello bio, e che ve lo dico a fare). Ma c'era un dettaglio che non mi tornava e quindi mi è corso l'obbligo di indagare un pò.
La bardana è usata da sempre come depurativo (quindi diuretico) o anche come blando disinfettante; un'altra ditta erboristica molto nota produce un sapone alla bardana particolarmente consigliato per le pelli acneiche e impure. Non ha nessuna proprietà idratante e men che meno antirughe. Quella, semmai, è appannaggio dell'olio di argan, ma attenzione: l'argan ha un fortissimo odore di nocciola che non a tutti è gradito e che si sente benissimo appena aperta qualunque confezione di crema che lo contenga. Quindi, come al solito, se questa crema non odora di gelato a nocciola, l'argan è presente in atomi. Tra l'altro, la vera azione antirughe si ha spalmando l'olio puro sul viso, naturalmente in gocce, non disperso in una crema. Tirando le somme: buon tentativo, ma venuto maluccio. Sarebbe bastato, da parte del loro formulatore, dare un'occhiata al mercato per creare un prodotto migliore e più interessante. Se cercate una crema da giorno "da battaglia" e non avete esigenze particolari, forse può anche andare; ma penso che tutte noi meritiamo qualcosa in più. Io la lascerei sullo scaffale.
Occhio e a presto
La Fragola Matta

lunedì 10 ottobre 2011

Acido ialuronico: ma quanto ne sappiamo?

Ciao a tutte! Qualche giorno fa una mia cuginetta mi ha chiesto notizie in marito a questa molecola che pare faccia miracoli per far sparire le rughe, e mi sono resa conto che le notizie che avevo erano un pò troppo vaghe per poterle dare una risposta soddisfacente. Mi sono armata di pazienza e, dopo averle comunicate a lei, le condivido con tutte voi... hai visto mai che anche qualcuna del gruppo volesse saperne di più.
L'acido ialuronico è più o meno una spugna, nel senso che trattiene l'acqua; da qui il suo potere idratante che però non vuole necessariamente dire che è anche antirughe. Se i segni sono causati da disidratazione (esempio, troppo sole) può funzionare; se sono causati da un cattivo stile di vita non serve a quasi niente. Le molecole possono essere a bassa o ad alta densità, quindi trattengono più o meno acqua. In ogni caso nelle creme se ne usa meno del 2%, altrimenti invece che una cremina piacevole ci troveremmo stucco nel vasetto. E già questa percentuale dovrebbe farci storcere il nasino: è un pò bassina per avere una efficacia spettacolare come quella decantata dalle pubblicità. Infatti, in tutte le formulazioni è quasi alla fine della lista degli ingredienti, preceduta da una marea di altre cose che possono anche essre schifezze micidiali (come ho recentemente trovato in una crema di farmacia il cui posto dovrebbe essere il cestino dei rifiuti.... brrrrr!). Ma non basta: una nota marca di erboristeria strombazza di aver messo nella sua nuova linea antirughe molecole di acido ialuronico a bassa, media e alta densità. Io 'sta molecola a media densità l'ho cercata dappertutto ma non l'ho trovata e allora le cose sono due: o se la sono inventata perchè fa fico o hanno fatto una grande scoperta nel mondo della chimica e mi chiedo perchè non la pubblicizzino di più. Mah, restiamo in attesa di un chiarimento.
Tirando le somme, mi pare una grande trovata commerciale. Se vi piace, usate la crema all'acido ialuronico ma non aspettatevi miracoli e non fatevi imbrusare da chi dice che è la panacea per farvi ringiovanire. Io, per parte mia, resto sulle creme che contengono olio d'oliva o olio di mandorle dolci, i più dermoaffini e quindi i migliori per nutrire la pelle e conservarla bella a lungo. E resto del parere che, se non si cerca di avere uno stile di vita il più possibile sano e non ci si nutre a dovere, i cosmetici fanno bene solo a che li vende.
Occhio e a presto
La Fragola Matta